Bari, Sabelli avverte i compagni: “Non reagiamo alle provocazioni dell’Avellino”

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Stefano Sabelli
Stefano Sabelli

“Non rispondiamo alle provocazioni dell’avversario”. Stefano Sabelli infiamma l’attesa di Bari-Avellino mettendo in guardia i suoi compagni di squadra in vista dell’attesissima gara con i lupi che l’ultima volta fece registrare scintille al “Partenio-Lombardi”. Proprio il terzino biancorosso, lo scorso marzo, fu protagonista di una scaramuccia con Antonio Zito prima dell’inizio della partita, all’arrivo delle squadre sul terreno di gioco.

“E’ una partita come le altre dove in palio ci sono tre punti – riporta il sito ufficiale del Bari– giocheremo anche questa per vincerla. Dovremo essere intelligenti e non rispondere alle loro provocazioni. Hanno davanti due giocatori di qualità ma anche noi abbiamo un attacco di gente esperta e temibile. Piuttosto che pensare agli avversari pensiamo a noi stessi e a quello che facciamo”.

Il ko di Crotone ha lasciato il segno. “Le sconfitte sono tutte brutte – dice Sabelli– la forza di ripartire la troviamo tra di noi, nel gruppo e nello spogliatoio. E quando parlo di noi, sempre, intendo giocatori, staff tecnico, presidente e dirigenti. Tutti insomma”.

Proprio Sabelli, martedì, ha giocato come esterno alto. “Non ho difficoltà a farlo e magari ho meno compiti in fase difensiva”. Terza partita su quattro che il Bari termina in dieci uomini: “Il regolamento quest’anno è chiaro e l’arbitro l’ha applicato alla lettera. Non possiamo dire nulla. Piuttosto dobbiamo stare attenti a non commettere gli stessi errori. Il mister ci aveva chiesto più aggressività e invece nei primi venti minuti abbiamo subito il gioco dell’avversario. Al di là dei moduli e dei cambi siamo noi che abbiamo sbagliato nell’interpretare la partita”.

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