Baiano, parla Cavaccini: “Un buon politico non deve innamorarsi del ruolo”

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Baiano – Non è sicuramente un volto nuovo che si affaccia per la prima volta sulla scena della politica baianese. Vincenzo Cavaccini, noto per essere stato già assessore alla Mobilità e nel 1998 candidato alla carica dei sindaco, quest’anno ci riprova nella lista ‘Uniti per Baiano’. “Non vivo con particolare emotività questa campagna elettorale – afferma – ma seguendo la scia di indirizzi programmatici indistintamente dal mio avversario”. Inevitabile il riferimento all’attuale stato di commissariamento. “La presenza del commissario prefettizio non è un evento catastrofico, ma un segnale, una spia che qualcosa nella passata amministrazione non ha seguito una retta condotta. Il problema di Masi non è stata una cattiva gestione, ma una grave carenza di dialogo con i suoi membri. È logico che se in Giunta non vige il buon senso salta ogni tipo di equilibrio”. Lasciando il passato alle spalle, Covaccini è pronto a guardare il futuro, proponendo un programma interamente incentrato sul ruolo. “E’ nostro obiettivo cambiare la mentalità di gestione del paese. Chiunque vuole rappresentare un’istituzione non deve innamorarsi del posto che andrà ad occupare, ma amministrare l’affare pubblico nell’interesse collettivo. Insomma, basta con la politica fatta per le starde. Baiano ha bisogno di seguire una stategia manageriale che guidi la popolazione alla crescita. Solo con una classe dirigente forte e capace di comunicare, la nostra realtà potrà risorgere dal buio delle scorse amministrazioni. Dobbiamo dare maggiore autonomia alla Giunta comunale, riconoscendo sia agli assessori che ai consiglieri, la loro identità politica”.

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