Avellino – Udc: rientra la protesta. Alla base del dietro front, il lungo vertice romano tra il segretario regionale Arturo Iannaccone e la dirigenza nazionale che avrebbe di fatto scongiurato la sommossa irpina. Il numero uno campano dello Scudo Crociato e l’intera federazione provinciale non avevano preso bene la decisione assunta dal leader Pierferdinando Casini e dal Segretario Nazionale Lorenzo Cesa relativamente al suo posizionamento nella lista per la Camera dei Deputati considerato ‘sotto tono’. Un fronte comune quello irpino che ha spalleggiato Iannaccone e ha dettato le proprie condizioni. Condizioni che hanno condotto la schiera dell’Udc a sottoscrivere l’armistizio. In serata la federazione irpina si è ritrovata presso la sede provinciale per delineare tempi e modi della campagna elettorale finora congelata. Riprende, dunque, l’azione dell’Udc irpino: il gruppo guidato da Arturo Iannaccone intende non abbandonare i ‘compagni’ di coalizione e assicura il proprio contributo. Senso di responsabilità. Rispetto per l’elettorato irpino. Nella blindatissima sala di via Fratelli del Gaudio sono questi i commenti principali che serpeggiano tra i fedelissimi dello Scudo Crociato. Insomma Iannaccone e compagni aprono ufficialmente le danze. Lo faranno pubblicamente la settimana prossima attraverso una manifestazione in programma per mercoledì 22 marzo. (mari.mo)
Redazione Irpinia
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