Avellino-Tutela del territorio: sequestrata conceria e area boschiva

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Avellino – Sequestrato un altro opificio dagli agenti del Nucleo Investigativo del Corpo Forestale dello Stato. In esecuzione a quanto disposto nel decreto di sequestro preventivo emesso dal GIP del Tribunale di Avellino Paolo Cassano su richiesta del P.M. Elia Taddeo gli uomini del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale del Comando Provinciale del C.F.S. di Avellino, hanno posto sotto sequestro un’altra conceria del polo di Solfora. Infatti, dopo circa sei mesi da un controllo effettuato dalla polizia giudiziaria era emerso che alcuni rifiuti liquidi provenienti dalla lavorazione delle pelli, venivano smaltiti nella condotta delle acque meteoriche che terminavano nel sottostante vallone denominato “Delle Celentane”, affluente della Solofrana che si immette nel fiume Sarno (il secondo fiume più inquinato d’Europa), in violazione alla normativa sui rifiuti e sugli scarichi, D. L.vo 152/2006. Ieri mattina al termine degli ulteriori accertamenti disposti dalla Magistratura di Avellino, gli agenti del N.I.P.A.F. si sono portati presso il polo conciario di Solofra ed hanno eseguito il decreto, ponendo fine agli illeciti a carico dell’ambiente. L’opificio, è stato sottoposto a sequestro. E’ questo un ulteriore segnale che la Magistratura, avvalendosi degli uomini del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale, vuole dare al contrasto dei reati ambientali. E sempre in seguito a lunghe indagini, gli agenti del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Forestale, diretti dal Vice Questore Aggiunto Forestale Maria Dolores Curto, hanno sequestrato un’area di circa 15.000 mq. in agro del Comune di Capriglia Irpina sulla quale si stava operando la distruzione di un bosco. Gli agenti dopo un attento controllo per verificare i lavori che si stavano eseguendo e le autorizzazioni necessarie a procedere, sono intervenuti sottoponendo l’intera area sottosequestro. All’interno del vasto territorio erano stati abbattuti varie specie di alberi tra cui pioppi tremuli, castagni, querce, ailanti ed altre specie arboree. Inoltre all’interno dell’area era stata realizzata una pista per permettere a mezzi escavatori le pratiche di esbosco, senza aver acquisito le necessarie autorizzazioni. Gli stessi agenti hanno proceduto anche al sequestro della pala meccanica utilizzata ad effettuare i lavori in assenza di autorizzazione e le motoseghe con le quali sono stati tagliati gli alberi. Il proprietario del fondo è stato deferito alla competente Autorità Giudiziaria.

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