Avellino – L’Azienda Ospedaliera San Giuseppe Moscati si proietta verso l’interesse medico nazionale grazie ad un intervento all’avanguardia a cui è stata sottoposta una 60enne. La donna era affetta da un tumore alla parte destra del fegato. La parte in questione, colpita da un carcinoma, è stata completamente asportata sviluppandone, nel contempo, tutta la parte sinistra affinché potesse assumere le funzioni epatiche necessarie. In attesa della rigenerazione cellulare della fascia sinistra del fegato le funzioni dell’organo sono state assicurate da un fegato artificiale detto ‘Mars’ che in un certo qual modo ha assunto la funzione di una sorta di dialisi. Ieri, poi, il fegato artificiale è stato sottratto dal corpo della paziente. Le condizioni della donna sono buone al punto tale che è stata la paziente stessa a chiedere di tornare a casa. Un intervento portato a termine con successo dal dottor Salvatore D’Angelo ed illustrato questa mattina nel corso di una conferenza stampa a cui hanno preso parte il direttore generale del Moscati, Giuseppe Rosato, e tutta l’equipe che insieme a D’Angelo ha portato a termine l’intervento. Tra questi l’anestesista Storti e il primario di Nefrologia De Simone. Una collaborazione che è risultata essenziale proprio in virtù della delicatezza dell’operazione. La donna, durante l’intervento, doveva essere cosciente e nello stesso tempo si doveva fare in modo che non accusasse dolore. Le sono state dunque somministrate delle sostanze a base di oppio al fine di non farle perdere la lucidità. Si dovrà attendere ancora qualche giorno ma l’intervento può considerarsi completamente riuscito. E dopo la degenza la donna potrà finalmente tornare a casa.
Redazione Irpinia
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