Avellino – Questa mattina presso la sede della Direzione Provinciale del Lavoro si è tenuta la riunione del CLES (Comitato per il lavoro e l’emersione del sommerso) che ha visto la partecipazione degli Enti Ispettivi e delle Forze dell’Ordine che hanno riferito sui risultati delle ispezioni effettuate nel 4° trimestre del 2008 ed anche sull’intero anno appena trascorso. “Il riscontro e l’analisi dei dati statistici – si legge nella nota congiunta di Cgil, Cisl e Uil – evidenzia che il fenomeno delle irregolarità diffuse nel mondo del lavoro irpino tende a consolidarsi con una percentuale che supera il 70% di Imprese non in regola con utilizzo di lavoratori non assicurati, evasioni contributive e fiscali, lavoro nero e sottosalario ed inadempimenti in materia di sicurezza. Siamo in un momento storico difficile e complicato per il mondo del lavoro della nostra provincia – prosegue il comunicato stampa – alle condizioni disastrose dell’apparato produttivo dell’Industria ed anche dei Servizi e delle conseguenze sui livelli occupazionali si aggiungono le resistenze degli Imprenditori fasulli che rinunciano ad un percorso virtuoso di rispetto delle regole legislative e contrattuali. Non è più possibile limitarsi a registrare questo fenomeno perverso come un tassello intoccabile del mondo del lavoro, dobbiamo fare insieme un passo in avanti significativo per creare le condizioni di una maggiore presenza degli Enti Ispettivi e delle forze dell’Ordine sul territorio”. Quindi l’appello: “Ai responsabili degli Enti rappresentati nel CLES ed alle Forze dell’Ordine (Carabinieri, Finanze, Polizia, Forestale) abbiamo rivolto un pressante invito a creare le condizioni per un fattivo coordinamento di tutti per evitare duplicazione degli interventi e per garantire un programma più ampio di ispezioni. Nonostante la rilevazione di “grande sofferenza” dei vari settori produttivi e dei servizi “l’attività ispettiva” realizzata nella provincia di Avellino si segnala nella Regione Campania come la più presente sul territorio e più produttiva di interventi, con significativi recuperi di contributi ed imposte evase per irregolarità varie ed anche di una buona percentuale di lavoro nero. La parte del leone la fa il settore dell’edilizia – si legge ancora – che resta sempre il primo della lista quale settore a più alta evasione e come comparto a cui prestare il massimo di attività ispettiva nel corso dell’anno. Le forze ispettive dell’Ispettorato del Lavoro, INPS, INAIL, ASL, in stretto collegamento con le Forze dell’Ordine, nel corso del 2008, hanno svolto una buona azione di contrasto alle illegalità diffuse, attuando la tecnica della repressione con l’attribuzione delle sanzioni previste dalla legge (per un totale di oltre 5 milioni di Euro). Dal mese di febbraio 2009, in linea anche con le Direttive Ministeriali, si dovrà puntare anche sulla prevenzione e sulla formazione, con una stretta collaborazione con gli Ordini professionali e con le Organizzazioni sindacali dei lavoratori e degli Imprenditori. Saranno programmati incontri mensili con le OO.SS. per monitorare il fenomeno, studiare i problemi emergenti, fare grande informazione e per condividere le soluzioni immediate alle varie situazioni di emergenza. In tale ottica la disponibilità di CGIL, CISL e UIL, esplicitata da M. Melchionna e F. De Feo – chiosa la nota – è piena e totale, nella consapevolezza che il fenomeno non può essere sopportato, al contrario deve essere combattuto con la forza della convinzione e della condivisione di un percorso di impegno e di lavoro comune per estendere la cultura della legalità”.
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