La Fillea Cgil interviene “sul blitz scattato due giorni fa coordinato dall’Ispettorato del Lavoro di Avellino, che si è avvalso della collaborazione dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. I controlli hanno riguardato gli appalti delle imprese del Presidente dell’Associazione Costruttori di Avellino, Domenico Piano, attualmente impegnate nei lavori di costruzione di fabbricati privati tra Avellino, Serino, S. Michele di Serino, Atripalda, S. Potito Ultra.Nei tre cantieri passati al setaccio, dove gli Organi Ispettivi hanno rilevato numerose irregolarità individuando a lavoro ben quindici imprese sub-appaltatrici, tra cui la Edil–Scavo e l’impresa Iandolo di Avellino, oltre ad altre imprese provenienti da fuori provincia. Difficile l’indagine delle Forze dell’Ordine che hanno proceduto a fermare i lavoratori irregolari, che alla vista degli Ispettori hanno cercato di allontanarsi dal luogo di lavoro. Molti degli irregolari stanno collaborando per risalire all’identità del loro datore di lavoro, considerando che il groviglio dei sub-appalti, non consente di ricostruire in maniera chiara da quale delle imprese operanti i lavoratori sono impegnati. Per gli altri sette cantieri in questione, l’indagine è in corso di svolgimento considerando che due di questi sono stati trovati chiusi, sebbene i lavori non fossero ultimati, mentre negli altri cinque è al vaglio la posizione dei lavoratori. I risultati completi dell’indagine avviata d’ufficio dall’Ispettorato del Lavoro, diretto dal Dott. Rocco D’Argenio, saranno noti tra due settimane circa, lo stesso Direttore dell’Ispettorato ha dichiarato ad organi di stampa la propria soddisfazione per l’opera svolta: aggiungendo che il lavoro nero in edilizia nella nostra provincia, si aggira su livelli attorno al 60%, in riferimento al quadro generale, confermando i controlli di due giorni fa ed asserendo il costante impegno dell’Ufficio, sia su denunce di parte che per l’attività ordinaria dell’Ufficio. La FILLEA, nel mese scorso, aveva chiesto un controllo agli Organismi Ispettivi presentando una denuncia che partiva dalla constatazione del numero dei lavoratori impegnati nei cantieri in Irpinia era troppo esiguo rispetto all’entità dei lavori appaltati, la FILLEA dunque aveva visto giusto. Colpisce, però il coinvolgimento in questa brutta vicenda dei cantieri che sono sotto la responsabilità dell’Imprenditore Piano, Presidente dell’ANCE, il quale dovrebbe essere il garante che quantomeno sui propri cantieri, non si verifichino queste incresciose situazioni. Ci auguriamo che anche da parte dell’Associazione degli Imprenditori, venga fatta la dovuta chiarezza su tale vicenda. La FILLEA, darà tutto il proprio contributo ed il sostegno all’attività degli Organi Ispettivi che hanno aperto uno squarcio di verità su un fenomeno che per troppo tempo è rimasto nell’oscurità”.
Redazione Irpinia
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