Avellino – L’esercito dei volontari del Servizio Civile si muove a grandi passi verso la prima Convention regionale. Un appuntamento, quello di questa mattina al Samantha Della Porta, tenuto a battesimo dai massimi esponenti istituzionali delle Politiche Sociali e dai dirigenti regionali delle associazioni accreditate. Presenti per la tappa irpina: l’assessore regionale alle Politiche Sociali Rosetta D’Amelio, l’assessore provinciale alle Politiche Sociali Walter De Pietro, l’assessore comunale alle Politiche Sociali Mirella Giova, la responsabile regionale del Servizio Civile Antonia Gualtieri, il responsabile nazionale del Servizio Civile Unpli Mario Perrotti e il presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d’Italia Giuseppe De Stefano. Una lezione di vita a stretto contatto con i veri protagonisti della giornata: i volontari. Un viaggio tra esperienze ed obiettivi, tra speranze e cooperazione. “Quando nel 1980 la mia terra fu colpita dal sisma – ha raccontato l’assessore D’Amelio ai 550 volontari – non esisteva l’istituzione del Servizio Civile, ma molti furono i giovani che dall’Italia e dall’Estero vennero a prestarci soccorso. Una testimonianza di solidarietà che ha segnato la mia esistenza. La Regione Campania può vantare la popolazione più giovane d’Europa ed è su questa risorsa che l’Assessorato vuole investire con il programma ‘Una Regione per i giovani’. Bisogna puntare su una formazione professionale e adeguata rispetto alle richieste del mercato. Sono stati investiti 8 milioni di euro per la realizzazione di bandi, concorsi e corsi di formazione. C’è anche l’impegno dello Stato affinchè il nostro operato possa raggiungere importanti traguardi. Alla fine della vostra esperienza di vita avremo forgiato 7500 operatori, pronti a portare il proprio messaggio a coloro che ne hanno bisogno”. All’unisono anche Walter De Pietro e Mirella Giova che hanno insistito sull’importanza della cooperazione al fine del raggiungimento dell’alto valore della pace. Un mondo migliore, basato sulla cittadinanza attiva, quello invocato dall’ ‘armata’ dei volontari che sostenuti dai rappresentati della Consulta Nazionale del Servizio Civile, Perrotti e De Stefano, hanno lanciato la propria proposta: modificare lo Statuto del volontariato a vantaggio dei ragazzi con alle spalle esperienze di vita particolarmente drammatiche ed apportare ulteriori cambiamenti per permettere l’ingresso nel mondo del lavoro anche a giovani privi di un titolo di studio adeguato. (di Marianna Marrazzo)
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