La voglia di raggiungere l’ ennesimo traguardo stagionale, ha rischiato di giocare un brutto scherzo all ‘Avellino Rugby. Dopo un buon primo tempo, chiusosi con un rotondo 6-0, in cui il sodalizio del Presidente Roca, sembrava di poter portare a casa con il minimo sforzo, l’ intera posta in palio, un improvviso calo di concentrazione, nel cuore della seconda frazione, stava compromettendo seriamente l’ esito della gara. Solo un gran finale, vietato assolutamente ai deboli di cuore, i ragazzi della palla ovale avellinese, hanno riacciuffato una gara che dopo il duplice vantaggio del Rugby Vesuvio, sembrava a dir poco compromessa.Molto merito, di questa fase finale dell’ incontro va attribuita, agli uomini della mischia, che hanno sfruttato al meglio le giocate del tallonatore Alessio Console, supportato dal neo-entrato Mernone, gli elementi in campo più esperti, viste le assenze dell’ultim’ ora, dei febbricitanti Caliano e Pericolo, che hanno saputo suonare la carica nel momento più delicato del match, trascinando i compagni di squadra a questo successo. I tentativi di Nastri prima e Iandolo poi, sono stati precursori alla meta siglata da Liguori, che ha avuto il merito di schiacciare l’ovale, sospinto da buona parte della squadra. Rauseo ha completato il sorpasso, trasformando il calcio aggiuntivo. Ma non finisce qui, il pathos per il sempre più numeroso pubblico del “Santo Spirito” è costretto a durare, causa una leggerezza difensiva, gli ospiti nell’ over-time usufruiscono di un calcio di punizione da posizione abbastanza agevole, che in caso di realizzazione, avrebbe decretato il loro successo, ma la dea bendata, che spesso in questo campionato ha voltato le spalle ai biancoverdi, quest’oggi ha deciso di aprire almeno un occhio. Il tentativo di trasformazione, dei porticesi, finisce leggermente al lato, l’ arbitro fischia la fine, trionfa Avellino che scrive un’altra pagina importante della sua giovane storia, aggiungendo anche la prima vittoria, dopo sette tentativi in tre edizioni della Coppa Campania. Mister Fico, alla vigilia non si fidava del team di Luca Cataldo, che dopo l’ infelice esordio contro le Aquile/Pomigliano, prevedeva che sarebbero venuti ad Avellino, smaniosi di riscattare la sconfitta, e di sfatare la tradizione negativa che fino ad ora vedeva gli irpini quasi sempre vittoriosi contro i porticesi. Non sbagliava in effetti, ed ha fine partita ha così commentato: ” Mi aspettavo, un Vesuvio, molto tonico, in effetti così è stato, ma soprattutto mi aspettavo, un calo di concentrazione da parte dei ragazzi, che non disputavano una partita ufficiale dal 10 aprile, la lunga inattività si è fatta sentire più del dovuto, fortuna che la condizione fisica non è venuta meno, lo testimoniano i dieci minuti finali passati nei 22 avversari alla ricerca della meta del sorpasso che per fortuna è arrivata. Complimenti a tutti, quindi in particolare a Vincenzo Gaita, che dopo il buon campionato disputato con l’under 18, ha meritato di debuttare in prima squadra, dove è stato impiegato quasi sempre in mediana, ho preferito farlo giocare da ala, partita diligente la sua, ha difeso le minacce che arrivavano nella sua zona, non rinunciando a sostenere i compagni quando si attaccava. E’ la prima vittoria del club in Coppa, risultato che andiamo ad aggiungere a questa straordinaria stagione,il calendario ci riserva la possibilità di giocare un ‘altra partita in casa, contro le Aquile/ Pomigliano, abbiamo la possibilità di passare il turno, vincendo o anche di perdere con il minimo scarto per sperare di essere ripescati come migliore seconda, per disputare la semifinale, ma conoscendo il valore dei nostri prossimi avversari dobiamo scendere in campo con molta più convinzione dei nostri mezzi, che non sono pochi.” E’ uscito con l’acclamazione del pubblico, il sempreverde Antonio Mernone, che anche in non perfette condizioni fisiche, a stretto i denti,non facendo mancare il proprio apporto, risultato poi decisivo, subentrato al 31° del secondo tempo, è stato presente nell’ assedio finale:” E’ stata una vittoria importante, dopo la seconda meta ho visto i ragazzi quasi rassegnati, ci voleva una forte carica per fargli capire che la partita non era ancoora compromessa, ci siamo rimboccati le maniche e siamo riusciti a ribaltare il risultato, ringrazio i tifosi per l’affetto dimostrato alla mia persona ma soprattutto all’ Avellino Rugby”. Sulla stessa lunghezza d’ onda Alessio Console, tra i migliori in campo: ” Dopo il buon primo tempo, abbiamo tirato troppo presto i remi in barca, subendo il ritorno del Vesuvio, nei minuti finali nessuno sembrava prendere iniziativa, sentivo che toccava a me, è mi son preso la responsabilità di partire nei calci a favore, cosa che visto il ruolo che occupo, di solito non faccio abitualmente, sono contento che le mie partenze sono servite alla squadra per portare a casa questo importante risultato.” Pronti via, Avellino subito all’arrembaggio, è Nastri che elude con una finta il dirimpettaio nei cinque metri, sembra poter schiacciare l’ ovale, ma manca di freddezza, finendo per perderlo, ci prova quindi Iandolo fermato a pochi passi dal traguardo. Il Vesuvio si difende bene, quindi si prova dalla piazzola, ed il rientrante Rauseo, fermo ai box da mesi, che non ha perso il vizio di cecchino implacabile, segnando i primi 3 punti dell’incontro, siamo al 7°. L’apertura di casa ha il piede caldo, ci riprova da circa trenta metri al minuto 18°, anche questo tentativo va a segno. 6-0! Non sarà preciso al 27° e al 32° dal lato sx del campo, entrambi i tentativi non andranno a bersaglio di un niente. I bianco-azzurri di Cataldo, si fanno vedere nei pressi dell’area avversaria solo al 12° sempre su punizione il tentativo di trasformazione risulta impreciso. I lupi sembrano contenere bene le folate degli ospiti, non rinunciando a qualche sortita. Il taccuino, resta in bianco fino al 33°, quando Fiore è costretto ad abbandonare il rettangolo, per un colpo alla testa, sostituito da Venuso, che va occupare la seconda linea, con lo spostamento di Barca in terza, poi ci pensa Carpinelli a rimpinguarlo, facendosi cogliere in off-side per due volte consecutive dal direttore di gara, che non può fare altro che svetolargli il giallo, dieci minuti dietro la porta per lui. Il tempo finisce sul 6-0 per i locali. La ripresa sembra iniziare, con il solito leit-motiv che ha chiuso la prima frazione, partita molto maschia giocata prevalentemente al centro del campo, con le difese attente a non farsi bucare, i calci piazzati per ora fanno la differenza. Gli ospiti ci provano dalla piazzola al minuto 8° ancora senza successo, al 10° Fico manda in campo Allocca, tenuto precauzionalmente in panca, viste le sue imperfette situazioni fisiche, esce Del Gaudio, Allocca va a ricoprire il ruolo di estremo, Romano Borriello quello di ala. Al 20° si sveglia il Vesuvio, azione insistita della mischia, che costringe i padroni di casa alla difensiva, dopo svariati attacchi Avellino crolla proprio al centro dei pali, quindi facile il susseguente calcio che porta gli ospiti in vantaggio.6-7! Il momento di smarrimento dei verdi non accenna a diminuire, da una fase di attacco a favore, con ovale perso in maniera banale, parte il contropiede dei bianco-azzurri con un calcio al piede e l’ala che approfitta di un pasticcio della retroguardia, andandolo a raccogliere, per depositarlo in meta sulla dx del terreno, trasformazione laterale non trasformata. 6-12! Tutto questo al minuto 26°. Ci sarebbe il tempo per recuperare , ma il momento no degli avellinesi continua, sono ancora i porticesi a condurre le danze, sfiorando addirittura la terza segnatura. Al 31° Iannaccone lascia il posto a Mernone, l’ ingresso del veterano del gruppo, coadiuvato da Console, sembra dare lo scossone che serve a scuotere dall’improvviso torpore i lupi, che ricordano di essere tali, solo da questo momento, le avanzate di Console fanno guadagnare metri importanti, si ricomincia a presidiare l’area nemica, Nastri sembra avere l’ovale vincente, ma così come nel primo tempo, manca di lucidità, quindi ci prova Iandolo che sembra schiacciare in meta, l’arbitro giudica alta la giocata del nr 8 di casa, è il preludio alla meta, da un azione di mischia, Barbarisi prima Colella poi, cozzano contro il muro eretto dagli avversari, occorre più spinta, gli otto della mischia danno risorse a tutte le energie residue, per spingere Liguori, impossessatosi dell’ ovale oltre la linea bianca, 11-12, per il sorpasso ci vuole ancora la trasformazione di Rauseo, silenzio tombale nel verde del ” Santo Spirito”, la traiettoria dell’apertura montefortese, è tanto potente quanto precisa, il sorpasso è cosa fatta. 13-12. al minuto 40°. Partita finita? Neanche per sogno, il Vesuvio trova la forza, per portarsi di nuovo in attacco, trascinato dai propri sostenitori, che non hanno mai fatto mancare l’apporto ai propri beniamini, ennesimo pasticcio in fase difensiva, calcio di punizione, cade ancora il silenzio nel parco avellinese, che si trasforma in gioia infinita, quando la parabola del calciatore porticese, risulterà imprecisa. Finisce 13-12, con il XV di casa osannato dal numeroso pubblico presente. Questa la formazione, Barbarisi e Colella piloni, con Console tallonatore, seconde linee Barca e Iannaccone(71° Mernone) terze linee Fiore(34° Venuso) Iandolo e Liguori, mediano di mischia Nastri, apertura Rauseo, primo centro Carmine De Prizio, secondo Carpinelli, ali Del Gaudio(50° Allocca) e Gaita, estremo Romano Borriello. Il tradizionale saluto finale a centro del campo è tutto dedicato al “Biffi”, colonna portante del Rugby Vesuvio, che quest’oggi per limiti di età deve dare l’addio al rugby giocato, per lui si spalancano le porte per una carriera da dirigente. L’Avellino Rugby augura le migliori cose all’ amico Biffi.
Redazione Irpinia
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