Avellino-Rocchetta, quali prospettive? Domani il confronto a Taurasi

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Taurasi – Tratta Avellino-Rocchetta Sant’Antonio: quali prospettive? Sarà questo il tema al centro dell’omonimo convegno -e della successiva tavola rotonda- in programma a Taurasi per domani, 7 dicembre, a partire dalle ore 16.30, presso la sala convegni della cantina Antica Hirpinia in contrada Lenze.
Un incontro mirato che vede coinvolti attori sinergici: Provincia di Avellino, Comune di Taurasi, Trenitalia, enti sovracomunali, Unpli, l’associazione culturale Taurasia, i sindaci dei comuni interessati, circa una trentina. E ancora, interlocutori di rilievo: politici e tecnici del territorio, giornalisti. Si parte alle 16.30 con il saluto del sindaco di Taurasi, Antonio Buono e del presidente di Taurasia, Antonio Panzone. A seguire, le relazioni tecniche di Panzone (progetto della linea ferroviaria, parco naturale); Gabriele Giorgio (la rete ferroviaria Avellino-Rocchetta S. Antonio); Pietro Mutrione (per una moderna ferrovia in Irpinia) e Vincenzo Pacifico, presidente del Comitato pro tratta (la rete e il territorio).
La fase convegnistica, coordinata da Stefano Casale, farà da introduzione alla tavola rotonda in programma per le 17:30, coordinata dalla psicologa Loredana Casale. Alle 19.40, dopo un break, la presentazione dei risultati del gruppo di lavoro.
Un appuntamento che intende coordinare “un impegno comune verso lo sviluppo della nostra terra”, spiega l’ex sindaco castellese, Pacifico, attuale capogruppo di maggioranza nell’amministrazione Tecce.
Mettendo al centro il futuro di una tratta ferroviaria che con i suoi scali attraversa buona parte dell’Irpinia industriale (San Mango, Montella, Nusco, S. Angelo, Lioni, Morra, Calitri). E che risponderebbe in pieno ad uno dei principi ispiratori del Ptr: “La ripresa e la valorizzazione dell’esistente”. Un obiettivo: “Che passa – spiega Pacifico – attraverso la rivalutazione delle risorse e delle infrastrutture locali. In particolare la tratta in questione, da tempo considerata ramo secco, potrà essere utilizzata come alternativa al trasporto su gomma lungo l’asse viario Avellino-Foggia, dando accesso al porto commerciale di Barletta”.
Una piattaforma che già congiunge Benevento, Napoli e Salerno da una parte, Foggia, Potenza e Taranto dall’altra. “Occorre fare in modo – ribadisce Pacifico – che con treni veloci, a partire dalla stazione di Avellino, si creino vantaggi più interessanti al fine di soddisfare le esigenze di chi ha bisogno di viaggiare spesso”. Dunque, una ristrutturazione a trecentosessanta gradi, che, oltre a merci e persone, non intende tralasciare il filone del turismo. (di Antonietta Miceli)

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