Avellino – Rischio saturazione, per il Cdr è imminente la chiusura

Avellino – Non è uno scherzo e neppure una notizia senza riscontro, anzi… ci risiamo: è nuovamente emergenza rifiuti. Per molti la notizia non ha sortito alcuna sorpresa, per altri è stato confermato il loro sospetto. Tutti eravamo consapevoli che prima o poi il problema si sarebbe ripresentato ma non immaginavamo che l’emergenza si sarebbe ripetuta a così breve distanza. Dopo un mese trascorso all’insegna dell’immondizia sparsa lungo tutte le strade cittadine, da giovedì il rischio che si torni a bloccare la raccolta dei rifiuti è concreto. Dei sette Cdr campani, infatti, attualmente funzionano solo gli impianti di Battipaglia-Caivano e di Pianodardine ma, secondo fonti certe, da domani chiuderanno per problemi di saturazione. Purtroppo un disagio scaturito anche dalla chiusura dell’Italcave di Taranto dove, fino a pochi giorni fa, sono state smaltite circa 110 tonnellate al giorno di fos. Come ha spiegato l’assessore comunale all’Ambiente Antonio Spina “…l’emergenza durerà almeno due settimane in quanto, a seguito del sopralluogo effettuato dal capo della Protezione Civile Guido Bertolaso a Montesarchio, la discarica non sarà aperta prima di quindici-venti giorni. Un lasso di tempo non facilmente confermabile… due settimane insomma per essere fiduciosi”. Una situazione decisamente grave, dunque. Una nuova fase emergenziale, quella alla quale andremo incontro, in quanto in attesa dell’ultimazione dei lavori della discarica di Montesarchio – che dovevano essere terminati già il primo marzo scorso – si corre il rischio che la spazzatura resterà per strada e con tutte le conseguenze che ne derivano. Gli esperti evidenziano che questa volta i disagi saranno molto più gravi considerando che la primavera è ormai entrata e vedremo dunque… non prati fioriti ma sacchetti di immondizia sparsi ovunque. Insomma, uno spettacolo indegno e mortificante per gli avellinesi ma anche per tutti i campani che oramai da mesi si ritrovano sommersi tra i rifiuti. (di Emiliana Bolino)