Avellino-Rifiuti,Rossano alla De Simone: “La crisi non si risolverà”

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Avellino – In una nota Claudio Rossano, vicecoordinatore provinciali di Forza Italia, richiama l’attenzione sull’emergenza rifiuti riportando delle affermazioni compiute dalla presidente di Palazzo Caracciolo Alberta De Simone: “…gli interventi sviluppati in questi ultimi mesi consentono di guardare avanti con fiducia”. “Evidentemente – asserisce Rossano – la De Simone è poco attenta alle immagini delle televisioni europee che mostrano la vergogna dei rifiuti campani. E’ poco attenta alle parole della portavoce del commissario UE all’ambiente, Stavros Dimas, che ha ricordato come l’esecutivo europeo abbia già aperto una procedura di infrazione contro l’Italia, responsabile di non aver seguito le indicazioni comunitarie in materia di smaltimento dei rifiuti. Ed oggi la Comunità Europea minaccia nuove sanzioni, con l’evidente rischio della perdita dei finanziamenti comunitari e fortissime sanzioni pecuniarie. Sono di queste ore le richieste di dimissioni del presidente della Regione Bassolino invocate da Capezzone. Lo stesso deputato Caruso di Rifondazione Comunista rivolge ai suoi esponenti regionali la richiesta di uscire dalla giunta Bassolino, denunciando una “…classe politica silente o connivente, dinanzi a questo giro di miliardi di euro”. Poi la freccia che colpisce la prima donna dell’Ente provinciale. “Dica la De Simone cosa di concreto si sia fatto in questi anni in Irpinia; quale sia la conclusione prevista per il ciclo dei rifiuti ed in quale località debbano essere smaltite le ecoballe. Eppure il Decreto Legislativo n. 152 del 2006 – che vieta l’abbandono e il deposito incontrollati di rifiuti sul suolo – attribuisce specifiche competenze alle province compreso l’accertamento delle violazioni. E’ bene ricordare che la Provincia di Avellino non si è ancora costituita parte civile nella scandalosa vicenda dei rifiuti campani, nonostante gli inquirenti avessero individuato tutti i Comuni e le province della Campania come ‘parti offese’”.

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