Avellino, pronto il ricorso al Tar: sarà battaglia sulla questione formale

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di Claudio De Vito – In regola sotto il profilo sostanziale, bacchettato sul piano formale ma in fin dei conti bocciato. L’Avellino si è leccato le ferite ed è ripartito dal doppio risvolto del verdetto targato Coni per presentarsi davanti al Tar Lazio. I passaggi finali del dispositivo del Collegio di Garanzia rimbombano ancora nella testa di tutti i tifosi biancoverdi che, seppur ancora amareggiati e delusi, confidano nel procedimento amministrativo per spuntarla rispetto alle precedenti bocciature.

“C’è uno spiraglio” aveva subito commentato a caldo ieri l’avvocato Eduardo Chiacchio in queste ore di supporto alla nuova unità di crisi costituita presso lo studio legale salernitano dell’avvocato Lorenzo Lentini. Un barlume di luce che si fa largo nel tunnel della questione formale. E’ sulla contestazione della mancata impugnazione del comunicato sulla Licenza Nazionale infatti che la difesa del club biancoverde concentrerà tutti i suoi sforzi con il ricorso che sarà depositato ad horas in vista della riammissione alla B.

Lentini e i suoi collaboratori proveranno a convincere il Tar Lazio che il comunicato n. 49 del 24 maggio (contro il quale l’Avellino avrebbe dovuto ricorrere entro trenta giorni) non era immediatamente lesivo e che al tempo stesso non vi era un concreto interesse ad agire, non avendo la società di Walter Taccone nemmeno presentato la prima fideiussione (quella rilasciata da Onix Asigurari). Per farla breve: l’Avellino allora non poteva sapere che un giorno avrebbe dovuto fare i conti con un ricorso sulle prescrizioni previste dal titolo I, paragrafo I, lettera E), punto 12) del comunicato Figc.

Strettissimi i tempi per depositare, insieme al ricorso ordinario, la domanda cautelare utile a paralizzare gli effetti della pronuncia Coni. Entro lunedì infatti il presidente del tribunale amministrativo dovrà decidere se ammettere o meno la richiesta di sospensiva in modo da consentire eventualmente all’Avellino di partecipare alla compilazione del calendario di Serie B. Anche la Paganese, difesa al Tar da Lentini, fu ammessa con riserva alla Lega Pro due anni fa prima dei calendari con ordinanza cautelare, ma nel merito il procedimento è ben diverso da quello riguardante l’Avellino. Dita di nuovo incrociate: l’Avellino si fa largo davanti al Tar per riappropriarsi della B perduta.