Avellino – Radioterapia al Moscati, l’Amdos in prima fila

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Giovedi 13 settembre, in seguito all’appello al Ministro Livia Turco in occasione dell’inaugurazione del CROM, la delegazione dell’Amdos di Avellino, presieduta da Silvana Ianuario, è stata ricevuta a Roma dalla senatrice Bettoni, responsabile della segreteria Tecnica del Ministro Turco, presso il Ministero della Sanità, per discutere le problematiche che causano il ritardo per l’apertura della Radioterapia nella Azienda Ospedaliera Moscati di Avellino. Dopo aver messo a fuoco le notizie acquisite in precedenza dall’AMDOS, sugli atti messi in essere dal Manager dell’A.O. “Moscati” Pino Rosato, la senatrice ha assicurato “l’interessamento vivo del Ministro presso l’Assessore alla Sanità della Regione Campania Angelo Montemarano, per l’attivazione prioritaria della Radioterapia ad Avellino”, si legge nell’informativa a firma dell’Associazione Meridionale Operate al Seno. La radioterapia è un servizio indispensabile per le donne che hanno dovuto sottoporsi ad intervento al seno e vivono la malattia già con ansia, incertezze e sofferenza. In genere, subito dopo l’intervento per carcinoma mammario, seguono cicli di chemio e radioterapia che mirano a distruggere cellule malate, eventualmente ancora presenti per portare alla guarigione la paziente. Un ciclo di R.T. può durare anche quaranta sedute consecutive per completare la cura, pertanto questo costringe la paziente a sottoporsi a stressanti viaggi fuori provincia. Tuttavia, non solo il carcinoma mammario, ma anche molte altre patologie tumorali necessitano di questa importante cura. E la provincia di Avellino, è ancora priva della Radioterapia. Il servizio di radioterapia rientra tra l’altro tra gli obiettivi della Commissione Nazionale di Oncologia presieduta dal Prof. Umberto Veronesi, che prevede per la cura del tumore una rete di presidio oncologico omogenea sul territorio nazionale al fine di evitare dolorose migrazioni da una Regione all’altra. L’AMDOS seguirà l’evolversi della situazione e continuerà a battersi “perché il centro di radioterapia sia operativo il più presto possibile nella nostra provincia”, chiosa la nota.

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