Avellino – In mattinata, all’interno della sala Stampa del Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino, il Colonnello Giovanni Adinolfi ha presentato il Calendario Storico e l’Agenda Storica 2011 dell’Arma dei Carabinieri, quest’anno dedicati al tema del “dalla Restaurazione all’Unità”, la prima delle quattro tappe che nel 2014 porteranno l’Arma a celebrare il suo secondo Centenario di vita al servizio della Nazione. Attraverso le rimanenti tre tappe, “dai primi passi del Regno alla Prima Guerra Mondiale”, “dai fermenti sociali al Secondo Conflitto Mondiale” e “dalla nascita della Repubblica all’integrazione europea” verrà rievocato il cammino dell’Arma, da sempre intrecciata con la storia d’Italia. Questa iniziativa nasce per una duplice serie di obiettivi: proiettare l’Arma verso il suo terzo secolo di vita e rievocare l’importanza delle tradizioni e dei valori che, allora come ora, animano – tutti i giorni – l’azione dei Carabinieri.
Per tale motivo le tavole di quest’anno ripercorrono i momenti più significativi per l’Istituzione nei suoi primi 50 anni di storia. Il Calendario, attraverso il richiamo a intramontabili valori e semplici, eroici gesti quotidiani durante il servizio, raffigura momenti di vita in cui, ancora oggi, ogni Carabiniere si identifica, operi esso in Italia o all’estero, in una grande città o in un piccolo paese, al nord o al sud, in zona montana o in quella marina.
Nato nel 1928, dopo l’interruzione post-bellica dal 1945 al 1949, la pubblicazione del Calendario, giunta alla sua 78^ edizione, venne ripresa regolarmente nel 1950 e da allora è stata puntuale interprete, con le sue tavole, delle vicende dell’Arma e, attraverso di essa, della storia d’Italia, che nel 2011 celebrerà i suoi 150 anni. A sottolineare questo binomio, sulla copertina del Calendario Storico 2011 figura il logo del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, le “tre bandiere tricolori” che sventolano a rappresentare i tre giubilei del 1911, 1961 e 2011, in un collegamento ideale tra le generazioni. Le artistiche tavole dell’edizione 2011 del Calendario Storico, riproposte anche sull’Agenda e realizzate dal Maestro Luciano Jacus, sono state presentate al pubblico da Massimo Giletti.
Dal Piemonte, dove l’Arma è nata il 13 luglio 1814, all’istituzione delle “Legioni”, pochi mesi dopo l’Unità d’Italia, passando dai primi caduti in operazioni di servizio tese a contrastare la criminalità, all’assistenza alle popolazioni in difficoltà o colpite da pestilenze, dal battesimo del fuoco durante la difesa dei confini dello Stato Sardo alla riorganizzazione delle Gendarmerie locali. Un legame profondo con l’Italia e con gli Italiani, quindi, che rende il Carabiniere una presenza rassicurante e familiare, attraverso la figura emblematica del Comandante di Stazione. L’Agenda 2011, prosegue la serie “storica” inaugurata nel 2008, offrendo agli estimatori dell’Arma la possibilità di soddisfare molte curiosità sulla storia dell’Istituzione attraverso una serie di monografie su aspetti e temi della sua vita ormai quasi bicentenaria. Dopo la “Fiamma”, l’”Alamaro” e la “Lucerna”, quest’anno è la volta delle “Armi”, da fuoco e bianche, in uso ai Carabinieri nei primi 50 anni di storia.
Calendario Storico dell’Arma 2011
Il filo conduttore che lega i mesi dell’anno, illustrati dalle tavole del Maestro Luciano Jacus, è costituito dal tema “I primi 50 anni di storia dell’Arma dei Carabinieri”.
La copertina raffigura la presentazione del “Carabiniere Reale” al Re Vittorio Emanuele I, nell’agosto del 1814, nella sala del trono della Reggia di Torino alla presenza, tra gli altri, del primo Comandante del “Corpo dei Carabinieri Reali”, Giuseppe Thaon di Revel.
I dodici mesi del 2011 accompagnano il lettore attraverso i momenti più significativi dei primi anni di vita del Corpo dei Carabinieri Reali, da gennaio a dicembre, dall’emanazione delle “Regie Patenti del 13 luglio 1814”, un paio di mesi dopo il trionfale ingresso del Re a Torino, sino all’Unità d’Italia.
Svariate sono le gesta raffigurate nelle tavole del calendario che hanno contribuito a fare la Storia dell’Istituzione. Il mese di aprile narra l’estremo sacrificio del Car. Giovanni Battista Scapaccino, prima Medaglia d’oro al Valor Militare dell’Arma, vilmente ucciso il 3 febbraio 1834 per essersi rifiutato di rinnegare il giuramento di fedeltà, mentre il mese di luglio è dedicato all’impegno contro la recrudescenza del banditismo in Sardegna nella metà del secolo XIX da parte dei Capitani Gerolamo Berlinguer e Agostino Castelli, nonché del Maresciallo Efisio Scaniglia, anch’essi insigniti con onorificenze.
Si susseguono poi immagini relative all’impegno dei Carabinieri a mantenere l’ordine pubblico nel territorio, a riorganizzare le Gendarmerie locali prima della definitiva annessione al Regno di Sardegna e ad assistere i cittadini, spesso colpiti da pestilenze, calamità naturali o in difficoltà, come riportato nei mesi di marzo, maggio, giugno, settembre, novembre e dicembre.
Ma, in analogia ai contenuti dell’odierna cerimonia di presentazione, il Calendario Storico 2011 vuole richiamare a tutti i Carabinieri di oggi le tradizioni e i valori che devono ispirare la loro azione quotidiana, come testimonia l’“elenco dei valorosi del Corpo dei Carabinieri Reali di terraferma” che “per generose azioni od importanti servizi vennero dal 1833 a tutto il 1856 decorati della Medaglia al Valor Militare”, in quarta di copertina.