Avellino – Per risolvere i problemi della città, dopo gli ultimi allarmi di criminalità, occorrerebbe uno sforzo generale a partire innanzitutto dall’Ente ‘casa del cittadino’. E’ il punto di vista di Antonio Gengaro, capogruppo di Libera Città, che va nel dettaglio. Partendo da una domanda. “Siamo ancora la piccola, tranquilla città di provincia?”, si chiede il consigliere di opposizione di Piazza del Popolo. Che dà la sua ‘ricetta’ per “ripristinare la cultura della legalità a tutti i livelli”. “Il sindaco, come in genere tutti i primi cittadini, deve pretendere un serio presidio da parte delle forze dell’ordine. Ed è necessario al contempo che il Comune guidi una lotta contro tutti gli abusivismi: edilizi, commerciali, fino a giungere ai parcheggi”. Come? “Attraverso un impiego diverso dei vigili, dei servizi sociali, chiamati a contrastare le varie forme di accattonaggio. Avellino deve attrezzarsi contro questi fenomeni”. Gengaro non dimentica altri attori fondamentali: “La Magistratura, con il suo necessario lavoro investigativo e la Polizia”. “Quando ero assessore alle Attività produttive – continua – avemmo l’impegno da parte del Procuratore di mettere su un pool contro le attività commerciali illecite. Cosa ne è stato poi fatto?”. Per il membro del parlamentino comunale, oltre a ‘sicurezza’, esisterebbe un’altra ‘parola chiave’: “Trasparenza”. “Avrei voluto – prosegue – un pool anche per l’organizzazione delle procedure di gara (fondi Pica), al momento non ancora presente, e abbiamo chiesto anche un protocollo di intesa con la Prefettura”. Le riflessioni sulla città sfociano infine sul fronte gestione e sulla dicotomia pubblico/privato. “Occorre fare una distinzione – spiega Gengaro -. Partendo dai rifiuti c’è da dire che da sempre siamo favorevoli alla gara europea. Ma la Margherita e la maggioranza hanno bocciato la nostra mozione. Ora invece la stessa politica che ha creato ‘il carrozzone’ chiede le gare. E’ un’ipocrisia non più tollerabile”. E ribadisce una necessità: “E’ arrivato il momento di confrontarsi con il mercato. Dal punto di vista economico non è più sostenibile il discorso con l’Asa”. Sui parcheggi, l’esponente di Libera Città parla di un caso a sua risaputa ‘singolare’: “Il Comune di Avellino è forse l’unico che intende gestire un unico servizio con tre spese: l’acquisto in proprio dei parcometri, l’affidamento a una ditta del compito di prelevare le monete, e a un’altra del controllo degli ausiliari al traffico”. Sulla Global Service precisa: “Si può cambiare idea, ma come si organizzano poi la manutenzione, i controlli e cosa si dice ai lavoratori socialmente utili?”. Il messaggio conclusivo vede destinatario l’assessore al Traffico, Raffaele Pericolo: “Siamo ancora in attesa di capire quando darà esecuzione alla riduzione delle tariffe nelle aree chiuse e per i residenti. Esiste – conclude Gengaro – un preciso indirizzo”. (di Antonietta Miceli)
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