Avellino – Nuova ordinanza di custodia cautelare per Felice Graziano

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I Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti dell’attuale reggente del clan ca-morristico di Quindici Felice Graziano, 43enne commerciante e di altri 4 affiliati alla stessa consorteria criminosa, tra cui spiccano il cognato e i cugini. L’accusa a loro carico è di estorsione in concorso aggravata dall’appartenenza ad associazione mafiosa, commessa ai danni di un imprenditore edile impegnato nella realizzazione di un complesso residenziale di 44 appartamenti da destinare ad abitazioni per un importo di oltre 4 milioni di euro. L’imprenditore dapprima costretto a corrispondere una somma di denaro a due degli arrestati, presentatisi come appartenenti al clan Graziano, successivamente era stato “accompagnato” al cospetto del capo Felice, che lo aveva obbligato a versare una ulteriore somma di denaro per la corrente della famiglia più vicina a lui. In totale il costruttore aveva dovuto sborsare circa 80mila euro. Per la medesima accusa il 3 maggio era stato emesso nei confronti di 4 degli arrestati un decreto di fermo di indiziato di delitto da parte della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. Ora anche per il boss Felice, ritenuto l’organizzatore del reato è scattato l’ordine di custodia cautelare in carcere. Felice Graziano era stato già tratto in arresto dai carabinieri il primo febbraio 2007, per aver tentato di estorcere il pagamento di una tangente di 200mila euro da parte di un consorzio di cinque imprese, vincitore di un appalto pubblico dell’importo di 2.500.000 euro per la realizzazione in Bracigliano (SA) di opere di consolidamento del fiume Sarno. Le indagini, svolte dai carabinieri del Nucleo Operativo del Reparto Operativo e coordinate dalla Dottoressa Maria Antonietta Troncone della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli hanno permesso di giungere in tempi rapidi all’identificazione dei responsabili del grave fatto preservando l’imprenditore da ulteriori minacce.

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