di Claudio De Vito – L’Avellino ha continuato ad allenarsi questa mattina al Partenio-Lombardi senza l’assillo del clima campionato che può aspettare alla luce dello spostamento della ripresa del torneo. Salvo ulteriori rinvii legati all’impegno della Rappresentativa LND alla Viareggio Cup, contro l’Aprilia si scenderà in campo il 20 marzo alle 14.30.
Adesso è il momento della serenità e della massima coesione. Ieri sera la cena di squadra, questa mattina invece tutti in campo sul sintetico del Partenio-Lombardi in un clima disteso. L’obiettivo è recuperare i vari Rizzo, Carbonelli, Dondoni e Pepe.
Si continuerà a lavorare sempre di mattina domani e poi sabato, quando Morero e compagni affronteranno un test amichevole contro la Juniores. L’ultima volta fu sospeso da Giovanni Bucaro che questa volta invece, al di là dell’assenza di impegni ufficiali imminenti, si aspetta ritmo e intensità.
Domenica e lunedì poi nuovamente riposo prima di ripartire in largo anticipo martedì in vista della gara interna con l’Aprilia e più in generale della volata promozione che non ammetterà passi falsi o distrazioni. Intanto si conoscono le date dei playoff che l’Avellino però vorrebbe evitare di disputare. Dopo la regular season (bandiera a scacchi il 5 maggio), si tornerà in campo per gli spareggi il 12 (semifinali seconda-quinta e terza-quarta con) e il 19 (finale).
E’ bene ricordare che non è prevista alcuna fase nazionale e che il successo ai playoff del girone non significa promozione nella categoria superiore. Il salto di categoria piuttosto verrebbe ottenuto attraverso l’ammissione stabilita sulla base della graduatoria contenente le vincitrici dei playoff dei nove gironi, le quali si classificherebbero in base al quoziente punti al termine del torneo, ad alcuni bonus legati alla Coppa Italia di categoria e al piazzamento nella speciale classifica “Giovani D valore” e ad altri parametri (media spettatori, campionati disputati negli ultimi anni).
Calcoli che l’Avellino non vorrebbe effettuare, ma se il Lanusei dovesse mantenere il ritmo attuale allora non ce ne sarebbe per nessuno. La rimonta è complicata ma non impossibile con sette passi di ritardo dalla vetta prima raggiunta, poi persa e inseguita per tutto il girone di ritorno.