Avellino – Desta perplessità la convocazione del prossimo Consiglio comunale. Dopo la conclusione della querelle sorta tra i banchi di Piazza del Popolo, “…continua la fuga dell’ormai ex maggioranza di centrosinistra dal pubblico confronto nell’aula, per discutere dei problemi veri della città e per illustrare i termini del ‘finto’ accordo siglato da Ds e Margherita”. Così Giovanni D’Ercole, capogruppo di An, e il consigliere di opposizione, Carmine Montanile, intervengono sul ritiro delle dimissioni del sindaco Galasso. “In assoluta coerenza con il panico da Consiglio comunale e in completo spregio ad ogni minima sensibilità istituzionale ed alle più elementari regole democratiche, – si legge nella nota a firma degli esponenti di An – l’assise cittadina non viene assolutamente convocata per comunicare la revoca delle dimissioni del sindaco, la reintegra degli assessori diessini e la soluzione della crisi, nonostante l’opposizione abbia richiesto da quasi due mesi una seduta specifica sulla crisi. Una maggioranza che ha deciso, invece, di convocare il parlamentino per la fine di maggio e soltanto per approvare il Bilancio. È questa la differenza tra noi e loro: per il centrodestra il dibattito politico e amministrativo deve svolgersi alla luce del sole, con gli eletti come primi attori; per il centrosinistra tutto deve svolgersi nelle segrete stanze, lasciando i cittadini all’oscuro di tutto, evitando in ogni maniera di confrontarsi con l’opposizione sui problemi ed il futuro della martoriata Avellino”.
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