Avellino – Lettera aperta di Imbriano “ai compagni di Sel”

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Avellino – Per SeL parte il ‘tempo della semina’. Lo dice il leader del partito Nichi Vendola e lo sottolinea Gennaro Imbriano in una lettera aperta indirizzata a tutti i compagni di partito in cui ringrazia per l’importante sforzo compiuto in occasione delle recenti elezioni, “un impegno che – pur dentro una sconfitta della coalizione – ha reso possibile l’elezione di due consiglieri regionali in Campania e che ci ha consentito di ottenere una buona affermazione in Irpinia. Nonostante tutto, mi verrebbe da aggiungere.
Perché come sapete non è stata certo in discesa la nostra strada, con SD che ad Avellino ha prima scelto di non stare nelle liste di SEL e, poi, in molti casi non ha sostenuto né i candidati né la stessa lista. Per non parlare delle continue polemiche sui media, che certo non hanno aiutato.
Ora speravo che, finita la fase elettorale, conseguito un risultato da tutti considerato incoraggiante, si potessero finalmente superare certi atteggiamenti.
E, invece, no. Gli stessi che non c’erano in campagna elettorale adesso si riuniscono per la liturgia dell’analisi del voto, distribuiscono ingenerose pagelle a chi in questa campagna costituente ci ha messo coraggiosamente la faccia, girando l’Irpinia, incontrando la nostra gente, riaccendendo una piccola speranza.
C’é davvero, anche da questo punto di vista, lo dico a tutti, la necessità di cambiare decisamente passo.
Non possiamo rischiare di rappresentare Sel come il luogo di uno scontro muscolare.
Non possiamo consentire che Sel subisca la stessa sorte del Pd, teatro di interminabili e spesso incomprensibili conflitti interni che scoraggiano la partecipazione e ne limitano il consenso.
Questo voto consegna a tutti noi una sola verità che non é possibile occultare e che ci deve spingere ad andare avanti con passione e determinazione: Sel esiste, nonostante tutto.
Sel esiste in quanto luogo di incontro di storie importanti e diverse della sinistra: dai socialisti ai comunisti, dagli ambientalisti ai movimenti, dalla cultura delle donne ai pacifisti.
Sel esiste come capacità di innovazione, come vera e propria ri-generazione della sinistra, come stimolo vitale per cambiare una coalizione che non riesce ancora a raccogliere i frutti della crisi del berlusconismo.
Ora occorre portare avanti questo percorso costituente, chiedendo un contributo a tutte le donne e gli uomini di sinistra, mettendo definitivamente da parte le polemiche e facendo vivere una stagione di contaminazione, di partecipazione e di apertura alla società.
Il successo di Vendola, la sua leadership che emerge in seno al popolo del centro-sinistra, possono aiutarci a ridefinire un nuovo e più credibile profilo dell’alternativa, mettendo al centro della politica: il lavoro, i diritti, la laicità, l’ambiente, la solidarietà, i beni comuni, il Sud, la Costituzione”.

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