Avellino – Le bellezze di De Bartolo al Carcere Borbonico

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Avellino – Un’opera di Giuseppe De Bartolo inebria l’osservatore. I suoi tocchi, a volte delicati e sobri, altre impetuosi e determinati, riconducono ad una mano tecnicamente esperta e professionale. Chi osserva viaggia nell’infinito e man mano che si entra nel dipinto la mente opera il distacco tra il corpo e l’anima che si spinge verso l’alto quasi a toccare una felicità suprema ed illimitata. L’evasione dalla realtà è realizzata in modo coordinato con la materia che viene trasfigurata, con una sintonia pittorica innovativa, esaltata da tratti cromatici e armoniosi, espressione dell’esperienza di un trentennio dell’artista le cui opere mettono in evidenza una creatività che esalta la bellezza del Creato. Ed è proprio questo il tema della personale che sarà allestita presso la pinacoteca provinciale dell’ex Carcere Borbonico di Avellino. Dal 21 luglio al 5 agosto, il maestro De Bartolo, per la prima volta in Irpinia, esporrà dei veri capolavori in lode al Creato e alla bellezza divina . Giuseppe De Bartolo è nato a Terlizzi, fiorente paesino in provincia di Bari, nel gennaio 1947. Sin da piccolo dimostra una profonda passione per l’arte soprattutto quella figurativa, passione che si concretizza qualche anno più tardi quando i suoi genitori si convincono ad iscriverlo all’Istituto Statale delle Belle Arti di Bari. La sua prima mostra collettiva risale infatti al 1965, all’età di soli 18 anni. Entra a far parte dell’accademia Internazionale “Santarita” di Torino dove viene ben presto nominato “Accademico di merito”. La sua attività lo vede sempre inserito nella realtà artistica torinese: è infatti docente di grafica pubblicitaria e discipline artistiche presso l’istituto per i servizi della grafica e della pubblicità “IPS Albe Steiner” di Torino. Attualmente è docente di materie artistico-pittoriche presso l’Università della Terza Età, sede di Collegno.

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