Avellino – Il passato di pomodoro da domani sarà ‘etichettato’

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Avellino – “Mamme… scegliete le confezioni in cui si riconosce l’origine e la provenienza del prodotto”. E’ lo slogan della Coldiretti per introdurre il decreto, che entra in vigore domani e che prevede nell’etichettatura della passata di pomodoro l’obbligo di indicare la zona effettiva di coltivazione. “E’ il raggiungimento di un importante risultato – ha commentato il direttore della Coldiretti di Avellino, Giuseppe Licursi -, frutto dell’impegno non solo dell’associazione ma anche dei consumatori al fine di sconfiggere l’anonimato dei cibi che vengono portati sulle nostre tavole”. Per Licursi dunque è un ulteriore passo per la completa applicazione della Legge sull’etichettatura d’origine obbligatoria degli alimenti ottenuta grazie ad oltre un milione di firme raccolte dalla Coldiretti. Insomma, da domani finalmente sarà possibile riconoscere la vera passata di pomodoro italiano “…di un prodotto che è fondamentale nella spesa, nella dieta e nell’immagine dell’Italia all’Estero. Si tratta di una vera rivoluzione per il condimento più presente sulle tavole degli italiani. Il pomodoro è anche una delle componenti fondamentali della dieta mediterranea: basti pensare – ha proseguito Licursi – che ogni famiglia durante l’anno acquista ben 31 chilogrammi di pomodori trasformati”. Ma l’etichettatura obbligatoria potrà avere delle ritorsioni nelle vendita? “Assolutamente no, anzi. L’effetto positivo sui consumi è facilmente prevedibile così come è avvenuto per il latte fresco con un +6% annuo, anche sulla base dell’indagine effettuata dalla Demoskopea, per conto di ‘Conserve Italia’, secondo la quale oltre 9 italiani su dieci preferiscono acquistare passate prodotte con pomodori made in Italy”. Insomma, i consumatori potranno riconoscere da subito la passata prodotta esclusivamente dal pomodoro delle nostre terre. Diverse saranno le etichettature come ad esempio: “100% Italiano”, “Solo Pomodoro Italiano”, “Tutto Pomodoro Italiano”. Il nuovo provvedimento, infatti, stabilisce che sulle etichette venga obbligatoriamente indicata “la zona di coltivazione del pomodoro fresco utilizzato” e completa la precedente normativa che prevede che la vera passata ‘made in Italy’ debba essere ottenuta solo direttamente da pomodoro fresco con l’eventuale aggiunta di spezie, erbe, piante aromatiche e sale, ma con una presenza di bucce e semi non superiore al 4% del prodotto finito. Insomma, se vuoi pomodoro italiano occhio all’etichetta…

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