Avellino – Il partito Pensionati in campo per un nuovo Governo

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Avellino – Nella conferenza di questa mattina al Samantha Della Porta, il partito Pensionati di Avellino, alla presenza del vice segretario nazionale Fortunato Sommella, hanno condotto una riflessione sul futuro politico e sul nuovo Parlamento. “Per uscire dalla crisi – ha dichiarato Sommella – bisogna dare voce anche ai milioni di italiani che hanno parte del nostro partito. Troppi cittadini sono precipitati nell’area del bisogno, dal momento che stipendi e pensioni, sono erosi dall’aumento generalizzato dei prezzi. Il nuovo Governo dovrà affrontare una vera e propria emergenza sociale che è quella rappresentata non solo dai pensionati, ma dalle tante famiglie costrette a confrontarsi con enormi difficoltà”. Il segretario provinciale di Avellino, Antonio de Lieto, ha rimarcato la necessità che, il prossimo Governo adegui tutte le pensioni che nel corso degli ultimi anni, hanno perso una parte consistente del loro potere d’acquisto. “Nel nostro Paese – ha dichiarato de Lieto – esiste un’emergenza che è quella sociale, legata al quotidiano disagio di pensionati e lavoratori: troppi cittadini espulsi dalla fascia del presunto benessere e precipitati nell’indigenza. È vergognoso che dopo anni di lavoro, svolto nelle condizioni più difficili, dopo aver versato enormi contributi, questi ex lavoratori si ritrovino con pensioni da fame, nell’indifferenza di certa classe politica litigiosa e disattenta”. Il segretario provinciale di Benevento Tiziano Cocca, si è soffermato sul problema dei portatori di handicap e sulle pensioni di invalidità, il cui importo è semplicemente offensivo, dal momento che è assurdo pensare che un cittadino totalmente inabile al lavoro e senza reti parentali di sostegno possa vivere con 247 Euro al mese. “È una questione di civiltà – ha rimarcato Cocca – ed il partito Pensionati si impegna a far sentire l’urlo di questi cittadini nelle sedi opportune. Tanti cittadini hanno esposto i loro problemi hanno raccontato le loro storie, i loro disagi, i loro bisogni: lo spaccato di un mondo di chi ha lavorato, di chi ha sempre dato, senza nulla mai avere, di un mondo fatto di uomini e di donne con i loro diritti negati, con le loro speranze e la loro dignità, spesso annullate dall’arroganza di qualcuno che dietro qualche sportello rappresenta nel modo peggiore le istituzioni. È proprio a partire da queste cose che è opportuno intervenire”.

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