Giro di boa per “Avellino notti di cinema” che giunge alla sua quarta serata, il 26 agosto, con Giancarlo Giannini, altro grande nome ospite nel capoluogo irpino. L’incontro con il pubblico è previsto per 19.30, nei Giardini del Convitto, dove l’attore italiano si concederà alla platea prima di andare in scena, alle 21.30, sul “Palcoscenico notti di cinema”, con Ritornare a Sud, di Cosimo Damiano Damato, scritto a quattro mani con il filosofo Marcello Veneziani, un testo ispirato all’opera letteraria dello stesso saggista “Il segreto del Viandante”. “Ad introdurci nel viaggio verso il Sud è la voce vibrante, densa ed intensa di Giancarlo Giannini che muove i ricordi attraverso nove letture: la luce, ricordare, abitare, mangiare, riposare, sognare, viaggiare, amare, tornare. Un viaggio iniziatico, affannoso, alla ricerca di un tempo perduto, di memoria proustiana, di un tempo scandito dai ritmi ancestrali e lenti di un sud lontano. E’ un viaggio dell’anima, un esigenza dello spirito quella che il regista Damato fa compiere ad un grande saggio del cinema italiano come Giancarlo Giannini. Nei suoi occhi intensi, profondi, nella sua voce pacata e misurata il regista cattura l’anima del sud: le sue movenze, i suoi gesti rievocano i gesti ieratici e rituali dei vecchi del sud che consumano un pane ancora scottante con avidità e, parsimoniosi, ne raccolgono le briciole, memori di una fame atavica che ha in sé il sapore acre di una vita di stenti e privazioni. Quei vecchi del sud che ci sorprendono e ci commuovono nel tono oracolare e sapienzale dei loro racconti, rivelatori di verità essenziali ed assolute. Delle suite musicali scandiscono il tempo del reading: musiche calde che parlano della magia del Sud, eseguite dal maestro Sasà Flauto che insieme ad altri musicisti, eseguirà un repertorio che abbraccia il Domenico Modugno più intimo passando per il mediterraneo di Pino Daniele, l’esoterismo di Franco Battiato, la nostalgia di Lucio Dalla, ma anche i fuochi delle pizziche rilette da Vinicio Capossela e da Eugenio Bennato. La voce si intreccia alle musiche rievocando quell’assoluta sacralità del sud che si rivela nella cultura della controra. In qu ell’ora contraria all’agire, all’agitarsi, in quei silenzi che abitano il sud, “in cui le cose s’abbandonano e sembrano tradire il loro ultimo segreto”, per dirla con Montale, trionfa l’otium ellenico. Celebrano il loro riscatto la lentezza, la quiete, intese nella loro essenza più nobile e intimistica: pura riflessione, speculazione. La nostalgia del meridione diventa un cammino iniziatico verso le radici. Un’analessi sul passato prossimo e lontano, proposti come un necessario bagaglio, forse viatico, verso un futuro. Ci sono pagine di vera poesia interiore e di personalissima nostalgia.” Alle 20.30 spazio ad Avellino ciak…si suona, la sezione dedicata agli artisti avellinesi. Nei Giardino del Convitto Ilaria Scarano presenterà lo spettacolo teatrale “La Stregaccia”, un monologo comico da lei scritto e interpretato. Alle 20.30 sul grande schermo dell’Arena del Corso sarà la volta di Ortone e il mondo dei chi di Jimmy Hayward e Steve Martino, ritmo e umorismo per un film d’animazione doppiato dagli ottimi Christian De Sica e Veronica Pivetti. Il secondo consueto appuntamento con il cinema è alle 23.00 con Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo, per la regia di Steven Spielberg, regista re della settima arte, che racconta le nuove imprese di Harrison Ford, il vecchio archeologo col vizio dell’avventura.
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