Avellino – Quo usque tandem abutere Catilina patientia nostra? Le famose parole di Cicerone, celebre incipit della prima delle orazioni Catilinarie, rappresentano lo spunto attraverso il quale Angelo Giusto, guida della V Commissione Sanità della Regione Campania, ripropone drasticamente la questione della Radioterapia ad Avellino. Durante l’inaugurazione del Crom di Mercogliano, infatti, un gruppo di donne aderenti all’Amdos, tutte operate al seno, hanno chiesto al Ministro della Salute, Livia Turco, presente alla celebrazione, di intervenire sul caso ‘Radioterapia’ ad Avellino riportando all’attenzione generale l’argomento. “L’Irpinia – denuncia Giusto – è l’unica provincia a non avere l’acceleratore lineare e dunque a non poter praticare questo trattamento. Una condizione che espone tutti i cittadini e tante donne ad insopportabili via crucis”. Il riferimento è alla delibera della giunta regionale del 13 luglio che ha sancito finanziamenti per il potenziamento delle strutture di Radioterapia, annunciando fondi anche per il Moscati di Avellino. Ma, aggiunge Giusto: “Basta leggere il documento per verificare come destinatari dell’intervento siano tutte le province tranne la nostra”. La delibera infatti interesserà Napoli (Ospedale Assalesi, AOU SUN Università), Benevento (Azienda Rummo) e Salerno (Azienda Ospedaliera). “Una ‘promessa’ – osserva l’esponente di Sinistra Democratica – che come un ordine del giorno, ed un bicchiere di vino, non si nega a nessuno. Una delusione forte per le donne rivolte ad un’altra donna ed una profonda amarezza per tutta la collettività”. In quest’ottica Giusto fa sapere che la sua battaglia per la Radioterapia ad Avellino continua, auspicando anche una necessaria sensibilizzazione di tutta l’Irpinia.
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