Avellino – Forza Italia, Bonaiuto ‘pungola’ De Mizio

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Continua il confronto, o meglio il botta e risposta, all’interno di Forza Italia. Gli azzurri irpini sono ancora alle prese con un riassetto partitico che per il momento stenta a concretizzarsi. Nonostante le intenzioni. A chiarire la questione Antonio Bonaiuto che replica alle dichiarazioni del Coordinatore provinciale di F.I. Antonio De Mizio. “Dopo le elezioni regionali – afferma – la maggioranza dei dirigenti provinciali di Forza Italia aveva evidenziato, in un documento posto all’attenzione del Direttivo, come l’europarlamentare da un lato ed il coordinatore dall’altro avessero concentrato la loro attività elettorale esclusivamente a favore del candidato perdente, rompendo di fatto l’unità del partito, sancita dal congresso. E quanto tale scelta sia stata infelice lo dimostra il fatto che molti dirigenti vicini al candidato perdente e all’europarlamentare hanno in seguito immotivatamente lasciato il Partito. Per lungo tempo è stato da molti proposto al coordinatore De Mizio un percorso politico che, partendo da una seria analisi degli errori commessi, portasse alla definizione di nuovi assetti interni, ancora più urgenti dopo l’abbandono di alcuni dirigenti. In numerosi incontri è stata ribadita la priorità della risoluzione di tali problemi interni e l’esigenza che tutte le manifestazioni esterne fossero preventivamente concordate al fine di assicurarne la riuscita. È stato evidenziato inoltre come il Partito dovesse riprendere al più presto un proficuo contatto con tutti i gruppi del centro destra al fine di iniziare il lungo cammino che dovrà portare alla definizione delle migliori candidature per le prossime elezioni politiche. Si è dovuto però constatare che nulla di quanto verbalmente stabilito veniva poi attuato dal Coordinatore Provinciale, che evidentemente subisce ancora l’influsso di chi vuole – per motivi esclusivamente personali – che Forza Italia non assuma in provincia di Avellino il ruolo di primo partito antagonista del centro sinistra. Ed è evidente come non voglia far entrare nuova linfa nel partito e far crescere una nuova classe dirigente chi rifiuta di cedere il proprio scanno nel consiglio comunale di Morra De Sanctis, raramente occupato a causa dei suoi impegni europei. Per questi motivi molti dirigenti da tempo – come ben sa il coordinatore provinciale – hanno mostrato tutta la loro contrarietà alla sua proposta di assetto del Partito, che non è rispettosa degli equilibri interni, così come dimostrato dal voto delle ultime elezioni regionali. Credo sia pertanto urgente un direttivo nel quale vengano discusse alcune questioni non più rinviabili: la fiducia al coordinatore provinciale, il nuovo assetto interno, il tesseramento e le non secondarie questioni amministrative e di bilancio economico del partito”.

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