Avellino – Flop della maggioranza: va in scena il ‘calcio mercato’

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Nessuno se l’aspettava. La maggioranza non garantisce il numero legale, l’opposizione riflette e abbandona l’aula. La seduta della pubblica assise va deserta. Mancano all’appello dieci componenti tra Ds, Margherita e Sdi. Manca l’effetto sorpresa: Luca Iandolo. E’ forse terminata troppo presto la seduta. Non manca invece la levata di scudi da parte dell’opposizione che indica i partiti della compagine Galasso come responsabili “di una città in ostaggio”. Affondi pesanti anticipati dall’effetto scenico di manifesti che tappezzano i banchi dell’opposizione contro il “calcio mercato alimentato dai partiti e dai trasformisti”: Pino De Lorenzo e Vincenzo Sbrescia per la prima volta in aula con il simbolo Udeur. Tra coreografie e accuse, una cosa è certa: si rinviano i lavori. Cerca di stemperare l’accaduto il capogruppo della Margherita Enza Ambrosone che tiene a precisare che l’aver disertato la seduta “non ha alcun elemento di carattere politico. Si tratta di un malinteso dovuto all’anticipazione dell’inizio dei lavori rispetto alle sedute precedenti”. Ma non nega che ci sia stata “disattenzione di qualche consigliere. E’ pur vero che mantenere il numero legale sia un dovere della maggioranza e che la minoranza debba concorrere adeguatamente alle istituzioni”. La frase non va giù al primo oppositore di Piazza del Popolo, Antonio Gengaro: “Il capogruppo della Margherita rispetto alla responsabilità della maggioranza farebbe bene a tacere”. E ancora: “Sono seriamente preoccupato per il futuro della città sempre più ostaggio della maggioranza e sempre più allo sbando. Milioni e milioni di euro difficilmente verranno recuperati”. Antonio De Fazio (Libera Città): “Vogliamo dire agli amici, che hanno tradito chi li ha votati e non solo. Hanno giustificato un passaggio con una scelta politica. Io non ci credo”. Giovanni D’Ercole capogruppo di An: “Aumentano i consiglieri della maggioranza aumentano le brutte figure della stessa”. Gennaro Romei capogruppo Udc: “La campagna acquisti della maggioranza non porta alcun frutto anzi aumentano le divergenze all’interno della stessa. Pertanto Avellino si trova in uno stato di ingovernabilità totale”.
Pino De Lorenzo in quota Udeur affila i coltelli della sua lama puntando dritto contro gli assenti ‘ingiustificati’: Margherita, Ds, Sdi: “non hanno dimostrato di avere cultura di governo”. Ce n’è per tutti i gusti. Chi pensava minimamente che dal gioco al ‘massacro’ potesse essere assolta l’opposizione, si è dovuto ricredere. De Lorenzo non ci sta alle accuse di chi lo addita come ‘transfugo’ e di chi, ha affisso manifesti che risultano essere fuori tema, anzi fuori luogo. “Vedo magliette di grandi campioni del calcio come quella di Maradona ma non intravedo tra loro se non Schilirò”. A buon intenditor… E’ la volta di Bruno Di Nardo che vuole dire la sua in merito alla “messa in scena” della minoranza. “C’è stato un disguido. Il tutto non è da ricondurre alla vicenda politica. In merito alla scenografia, mi sembra davvero fuori luogo. Sotto quelle casacche, possiamo trovarne altre”. Tra accuse, assenze e chi più ne ha più ne metta, la seduta del Consiglio comunale si aggiorna a giovedì 22 dicembre (in seconda convocazione). Tutti saranno in aula per la votazione delle variazioni del bilancio di previsione… Siamo sicuri che tutti, questa volta, nessuno escluso – tranne qualche assente giustificato – parteciperanno ai lavori. Nessuno vorrebbe trovarsi nei panni di chi è stato ieri l’indiscusso protagonista dell’ennesima tiratina di orecchie.
Indignato Galasso se ne va. (di Teresa Lombardo)

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