Avellino – La Corte Costituzionale ha parzialmente bocciato la legge 40 sulla fecondazione assistita.
I giudici della Consulta hanno dichiarato l’illegittimità dell’art. 14,comma 2 della norma nel punto in cui prevede che ci sia un unico e contemporaneo impianto non superiore a tre embrioni; viola la costituzione anche il comma 3 dello stesso articolo nella parte in cui non prevede che il trasferimento degli embrioni,da realizzare non appena possibile,come previsto dalla norma,debba essere effettuato senza pregiudizio della salute della donna.
La legge approvata nel 2004 è stata fin dall’inizio terreno di scontro.
Rifondazione Comunista si è sempre dichiarata contraria ad una legge “così medioevale”.
“Oggi – hanno spiegato in una nota il segretario provinciale del Prc Toni Della Pia e la responsabile provinciale Rossella Iacobucci – chiediamo alle donne e agli uomini impegnati in politica,che producano documenti unitari contro queste leggi reazionarie che bistrattano,mercificano, e rendono oggetto il corpo delle donne.
Con questo obiettivo rilanciamo la battaglia per l’abrogazione della legge 40.
Ogni donna ha diritto di essere madre,ma ogni donna ha anche il dovere di cautelare e difendere il proprio corpo e la propria salute”.
Redazione Irpinia
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