Avellino – “ExpoScuola 2005”, nuove educazioni per nuovi stili di vita

Avellino – Ritorna “ExpoScuola”. Dall’8 al 12 novembre, nell’atrio della Facoltà di Scienze a Baronissi, si svolgerà il vernissage interistituzionale a favore della scuola e dell’educazione. Per l’edizione “2005”, ricco ed articolato è il programma, destinato in larga parte al mondo della scuola ma anche degli Enti Locali. Il salone dell’ “ExpoScuola”, infatti, è rivolto alle scuole primarie e secondarie, alle Accademie di Belle Arti, all’Università, agli Istituti di Ricerca e di Cultura, alle Associazioni Professionali, Culturali e di Volontariato, alle Istituzioni, alle Imprese, ai Musei della Scienza e di Arte Contemporanea e alle parti sociali che interagiscono con la scuola. Il tema principale della sesta edizione dell’ “ExpoScuola” è: “Nuove educazioni per nuovi stili di vita tra le proposte formative dell’Europa e del Mediterraneo”. Partenership, con le altre quattro province campane, con la Regione Campania e la Direzione Scolastica Regionale per la Campania, anche l’Ente Provincia di Avellino, rappresentato dall’assessore alla Pubblica Istruzione Luigi Mainolfi “…la nostra terra avrà a disposizione un padiglione interamente dedicato all’Irpinia e a VivIrpinia. Sarà l’occasione anche per presentare l’area per il canottaggio individuata presso la Diga di Conza. Ed ancora porteremo la nostra musica, la nostra cultura, la nostra tradizione e tanta ma tanta… cultura”. Diecimila metri quadrati di esposizione, circa cento laboratori a cui si aggiungono convegni, conferenze, front-line, forum ed innumerevoli attività di animazione. Ed ancora, oltre trecento espositori che, in partnership, hanno presentato progetti formativi di rilevante livello. Sono, questi, sono alcuni dei numeri che rendono “ExpoScuola” un momento irripetibile in cui il fare scuola ed il fare cultura prendono corpo dimensionando l’ambizioso progetto di rendere la Campania il luogo, il momento, in cui le culture dell’Europa e del Mediterraneo si incontrano e si confrontano con l’obiettivo di determinare un quadro internazionale più in linea con le aspettative delle nuove generazioni. (di Emiliana Bolino)