Dal 25 al 31 agosto 2014 il centro storico di Avellino ospita la VI edizione del festival internazionale di media art Flussi, sette giorni di performance live, installazioni, workshop, screenings, talks e incontri con artisti.
Giunto alla VI edizione, Flussi continua il percorso di diffusione e scoperta delle forme d’arte basate sull’uso critico/creativo di nuove (e vecchie) tecnologie. Non solo musica elettronica e arte digitale, ma tanta ricerca e sperimentazione in un programma che quest’anno incrementa da cinque a sette le giornate dedicate ai live e agli incontri. Flussi è una delle realtà di maggiore spessore nell’ambito dei festival italiani di settore, un evento di qualità, caratterizzato da un approccio trasversale e crossmediale, nel quale coesistono differenti linguaggi, generi e pratiche artistiche. Parallelamente all’offerta musicale, elemento cardine della manifestazione, Flussi propone installazioni multimediali, sound art, videomapping e screening distribuiti nelle diverse location del festival.
Tre i palchi dislocati nel centro storico di Avellino: il mainstage, sulla suggestiva terrazza del “Teatro Carlo Gesualdo”, dove si esibiranno artisti di punta del panorama internazionale tra i quali i veterani Clock DVA, antesignani di un suono cibernetico dai toni cupi ed enigmatici, insieme ad alcuni tra i nomi più stimolanti sulla scena quali: TM404, Laurel Halo, Roly Porter, Rashad Becker e B/B/S, progetto di Aidan Baker, Andrea Belfi e Erik Skodvin alla loro prima apparizione in Italia;
l’esp stage nella corte della “Casina del Principe” dedicato ai set sperimentali, attrezzato con impianto audio quadrifonico, che ospiterà le performance pomeridiane e preserali ed avrà quest’anno ancora più spazio e peso, con l’esibizione di artisti di punta della scena internazionale quali: Cellule d’Intervention Metamkine, Valerio Tricoli, Thomas Ankersmit e Lionel Marchetti;
il grande stage del “Teatro Carlo Gesualdo”, dove si terranno due spettacolari live acts: il 29 agosto il duo inglese Demdike Stare presenta una suggestiva sonorizzazione dal vivo del film muto del 1922 “Haxan” uno dei primi e censuratissimi film sulla stregoneria; il 30 agosto sarà la volta dell’austriaco Christian Fennesz figura tra le più rappresentative della musica elettronica degli ultimi anni, accompagnato dai visuals del tedesco Lillevan, per una performance audiovisiva di rara potenza evocativa.
La formula, dimostratasi vincente negli anni propone inoltre un programma didattico-formativo con workshops e appuntamenti dedicati a talk e conferenze lungo l’arco del festival. Nelle prossime settimane verranno comunicati altri artisti, un numero come sempre vastissimo di live act che avranno luogo nel corso delle giornate del festival, portando nel capoluogo irpino un’onda nuova di sonorità provenienti da tutta Europa.
Redazione Irpinia
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