Avellino – Archiviato il Bilancio si arricchisce il capitolo di incomprensioni che caratterizzano gli equilibri di Piazza del Popolo. Testimone la stessa aula consiliare, dove, nel corso del dibattito si è consumata l’ennesima bagarre. La Margherita, rappresentata dal consigliere Giordano, non ha mancato di lanciare il proprio dardo contro gli esponenti della Quercia scatenando una dura reazione, soprattutto da parte del capogruppo Barbaro. E’ stato proprio l’esponente diessino a rimarcare, ancora una volta, l’aria tesa di Piazza del Popolo. Ma non solo. A tutto questo si è aggiunta la lettera che i cinque assessori hanno consegnato al primo cittadino Pino Galasso auspicando spiegazioni sulla Conferenza programmatica. Una miscela esplosiva a cui ora si aggiunge la posizione del segretario cittadino dei Ds Gerardo Adiglietti che ha invitato il sindaco a “… scovare il malessere all’interno del suo gruppo prima di scaricare colpe sui Ds”. Insomma, l’aria diventa sempre più incandescente e appare difficile risalire ai veri motivi che giorno dopo giorno inaspriscono i rapporti all’interno del centrosinistra. “Al momento non possiamo sentirci parte di una strana alleanza politica cittadina che si autodefinisce di centrosinistra”, è la posizione espressa dal Prc che conferma il proprio giudizio “… sullo scadente operato sinora messo in essere dall’amministrazione comunale ma ribadisce la disponibilità al confronto sulle idee”. “ E’ una comune strategia progettuale ciò che manca ad Avellino – spiega il segretario cittadino Andrea D’Alessandro – e a confermarlo è proprio l’approvazione del Bilancio. Si è parlato molto in questi giorni dell’incapacità dell’amministrazione di operare una riduzione delle tasse comunali, a partire dall’Ici. Il dato significativo non è tanto questo, quanto l’ennesima dimostrazione di come Galasso e i suoi si dimostrino ancora lontani da quasi mezza città: ancora una volta viene ignorata la ‘truffa’ subita da oltre 10 anni dalle numerose famiglie che possiedono abitazioni economiche, costrette a pagare al Comune il doppio del dovuto. L’amministrazione comunale poteva intervenire garantendo una riduzione dell’Ici per questi cittadini. E invece niente. Si potrebbe proseguire estendendo la riflessione sugli altri capitoli di entrata. Ad esempio mettendo in relazione la tassa sui rifiuti alla qualità del governo cittadino nell’affrontare il problema e alla moralità di alcuni esponenti dei Democratici di Sinistra. O ribadendo che la tassa sulla sosta è solo uno strumento di cassa se le problematiche della mobilità non sono affrontate nel complesso. Alle recriminazioni su quanto fatto, noi preferiamo far valere una proposta per il futuro. L’irrequietezza dei consiglieri della Margherita con aspirazioni da assessori e la replica di alcuni esponenti della giunta ci fa pensare che il rimpasto è imminente. Noi speriamo che la situazione non si aggravi e confidiamo nella possibilità di una vera conferenza programmatica”.
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