Alfredo Picariello – “In via preliminare va evidenziato che le commissioni consiliari previste dall’articolo 38, comma 6, del decreto legislativo n. 267/2000, una volta istituite sulla base di una facoltativa previsione statutaria, sono disciplinate dal regolamento comunale con l’unico limite, posto dal legislatore, riguardante il rispetto del criterio proporzionale nella composizione”.
Lo scrive il Prefetto di Avellino, Paola Spena, in risposta ai consiglieri comunali del capoluogo. L’oggetto del contendere è sempre lo stesso, quello delle commissioni consiliari permanenti. La maggioranza, dopo la nascita del gruppo “Libertà è Partecipazione”, ritiene che le commissioni vadano rinnovate, proprio perché non sarebbe stato messo in pratica il criterio della proporzionalità. La minoranza è contraria all’ipotesi rinnovo. Con la lettera del massimo rappresentante di Governo, sembrano giuste le ragioni addotte dalla maggioranza consiliare di Avellino.
Il Prefetto aggiunge: “Le forze politiche presenti in consiglio devono essere il più possibile rispecchiate anche nelle commissioni, in modo che in ciascuna di esse sia riprodotto il loro peso numerico e di voto”.
Spena richiama, tra le altre cose, il Regolamento delle commissioni consiliari adottato dal Comune di Avellino, per l’esattezza l’articolo 3 comma 1, secondo cui “ogni consigliere può far parte di non più di due commissioni” demandando, ai sensi del successivo comma 2, ad apposita deliberazione consiliare la fissazione del “numero dei componenti delle commissioni consiliari permanenti in modo che sia, per quanto possibile, uguale in tutte le commissioni e con criterio proporzionale tenendo conto della consistenza numerica dei gruppi rappresentati in consiglio e prevedendo che il rapporto numerico esistente nel consiglio tra maggioranza e minoranza non deve essere in alcuno modo alterato”.
Nelle conclusioni, il Prefetto scrive: “Il perimetro di riferimento per la costituzione delle commissioni resta delineato con criteri di proporzionalità e rappresentatività. Alle diversità di orientamenti delle diverse componenti consiliari sulla formazione delle commissioni, in ragione della proporzionalità riferita ai gruppi esistenti, potrebbe porre rimedio anche il consiglio comunale, con propria deliberazione, in applicazione del principio di autonomia”.
Paola Spena lancia un appello “alla responsabilità di tutte le componenti del consiglio comunale perché addivengano, all’esito di un sereno e proficuo confronto democratico, connotato da garbo e rispetto istituzionale, ad una intesa che porti ad una rapida soluzione delle nuove criticità – emerse anche a seguito della nascita di nuovi gruppi consiliari – in ordine alla composizione delle commissioni in argomento che, peraltro, sembrava aver raggiunto un punto di equilibrio con il loro rinnovo”.
“Ciò assume ancor più significato nell’attuale momento storico, in cui è imminente l’ingresso in zona bianca di questo territorio che prelude a nuove aperture, le quali impongono un maggiore sforzo delle attività in ausilio al Consesso da parte delle commissioni, nella costante ricerca del bene della collettività”.