Avellino – Chiesa di San Ciro: entro un anno nuovi spazi aperti

Avellino – Procedono nel pieno rispetto del cronoprogramma i lavori per la riqualificazione dell’area esterna della Chiesa di San Ciro avviati lo scorso 13 marzo. Le operazioni sono partite da Via Masucci, la strada che costeggia lateralmente la Chiesa di San Ciro, dove attualmente si sta procedendo con il rifacimento dei sottoservizi e dei marciapiedi e la posa in opera della nuova pavimentazione. L’idea progettuale è quella di una piazza sagrato, che contenga una traslazione verso l’esterno delle attività religiose, pur fondendosi con i più comuni aspetti sociali della vita urbana. L’intervento complessivo prevede la pavimentazione dell’intero isolato circostante la chiesa per una superficie complessiva di 2900 mq: la pavimentazione della piazza è prevista in lastre di porfido, con zone in acciottolato, il sagrato è invece realizzato in lastre di marmo secondo il rigore formale tipico della chiesa. Particolare attenzione, inoltre, è rivolta al superamento delle barriere architettoniche e alla tutela dell’ambiente attraverso la creazione di uno spazio per il ricovero interrato a scomparsa di un compattatore scarrabile per rifiuti solidi urbani. Le cordonature e le caditoie sono previste in pietra locale, nella prospettiva del recupero delle tradizioni artigianali e dei materiali locali. E’ inoltre prevista la realizzazione di una fontana in pietra locale, l’arredo urbano e l’impianto di illuminazione impiegando sistemi di energia alternativi. La fine dei lavori per la riqualificazione dell’area è prevista per il mese di aprile del 2008. “L’intervento progettuale è localizzato in un’area che, negli anni, era stata ridotta a parcheggio per la sua intera superficie – osserva il sindaco Galasso -, permettendo addirittura alle auto di arrivare a ridosso della porta d’ingresso della Chiesa. Con l’intervento di riqualificazione, questa amministrazione ha voluto restituire alla città un piccolo spazio che risponderà alle esigenze del tempo libero dei giovani e degli anziani che gravitano intorno ad uno dei luoghi di culto storici della città di Avellino”.