Avellino Calcio – Serbia e Atalanta: il futuro nei guanti di Radunovic

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Il rischio del mestiere per un portiere è quello di veder passare in secondo piano le proprie prodezze, che abitualmente risaltano meno degli errori. Un concetto valido anche per Boris Radunovic che però ce la sta mettendo davvero tutta per ergersi a protagonista della galoppata dell’Avellino verso la salvezza.

Titolare dopo l’addio di Pierluigi Frattali durante il mercato invernale, il portiere serbo classe ’96 si è impadronito della porta con quella padronanza che non era emersa appieno nel corso del girone d’andata. All’ombra del suo ex compagno, Radunovic ha atteso il suo momento preso in consegna dall’allenatore dei portieri Carmine Amato rivelandosi decisivo nella serie utile di risultati.

Lo è stato a Brescia, a Trapani e a Cittadella. Trasferte che hanno esaltato i riflessi di Radunovic allo stesso tempo abile nelle uscite fuori dall’area volte a disinnescare gli attaccanti lancianti a rete. A farne le spese i suoi compagni di squadra del reparto difensivo Alejandro Gonzalez e Berat Djimsiti, con i quali l’estremo difensore di proprietà dell’Atalanta ha dovuto scusarsi per la rotta di collisione dolorosa ma quanto mai efficace.

Radunovic si comporta da vero leader nelle retrovie. Sarà perché viene dalla scuola slava di Belgrado in grado di forgiare talento e carattere. E proprio in Serbia vorrebbe lasciare il segno riappropriandosi dei pali dell’Under 21 proprio come accaduto con Pierluigi Frattali in biancoverde. A precederlo nelle gerarchie c’è Vanja Milinkovic-Savic, fratello di Sergej della Lazio ingaggiato dal Torino a partire da luglio, ma Radunovic è pronto sgomitare per prendersi la scena a Euro 2017 in Polonia.

L’Avellino il presente, l’Europeo il futuro prossimo e l’Atalanta il futuro anteriore. Il club nerazzurro potrebbe decidere di puntare su di lui la prossima stagione al pari di Berat Djimsiti, già designato come l’erede di Mattia Caldara che in estate finirà alla Juventus. Il futuro è nei guanti di Radunovic: fino a giugno l’Avellino sarà in mani sicure.