Dal Partenio-Lombardi – “Contava soltanto la vittoria”. Netto e conciso il pensiero di Idrissa Camarà tornato titolare per cercare di dare all’Avellino una vocazione maggiormente offensiva. Schierato prima alto a destra nel 4-4-2 disegnato a distanza da Domenico Toscano e poi fantasista nel 4-3-1-2, il guineano non ha inciso complice il terreno di gioco pesante.
“Non ci interessava essere belli” ha affermato Camarà, al rientro dalla parentesi in nazionale con la quale a gennaio affronterà la Coppa d’Africa. “L’importante era portare a casa i tre punti e ci siamo riusciti” ha rimarcato l’ex Correggese che sta tentando di farsi largo nella rosa biancoverde adattandosi a più ruoli, compreso quello di prima punta ricoperto durante le contemporanee assenze di Luigi Castaldo, Benjamin Mokulu e Matteo Ardemagni.
“Il ruolo di oggi? L’ho sempre fatto – ha ammesso – per me era importante avere l’opportunità di giocare. Gioco dove decide il mister con l’obiettivo di dare il massimo per la squadra”. Mister con il quale la squadra festeggerà tre punti molti sofferti: “E’ in ospedale ma è come fosse con noi – ha detto Camarà – il gruppo è la forza di questa squadra ed è merito del mister se si è formato”.