Parma-Avellino 2-0, le pagelle

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L’inviato a Parma, Claudio De Vito – Troppo brutto (e anche il più brutto della stagione) per essere vero. L’Avellino affonda anche a Parma distratto e senza idee. Prestazione d’insieme da rivedere e gara condizionata dall’errore iniziale di Ngawa, questa volta tra i peggiori. Si salva solo Radu, autore di due interventi che consentono all’Avellino di continuare a sperare nel pareggio. I voti ai lupi nelle pagelle di Irpinianews.

Radu 6 – Tiene a galla i compagni di squadra  due volte nella ripresa ipnotizzando Calaiò. Bucato senza responsabilità in principio e in fondo alla partita.

Ngawa 4 – Gli bastano 48 secondi per rendere ripida la salita già impervia del “Tardini”. La frittata gli viene bene e rischia di ripeterla ancora su Di Gaudio. Reagisce con qualche buona chiusura delle sue, ma ormai la frittata è già in tavola.

Suagher 5 – In balia delle folate avversarie e raramente capace di mettere un argine alle iniziative del tridente gialloblu. La serenità nelle retrovie dell’ultima gara è un dolce ricordo.

Kresic 5.5 – La troppa sicurezza gli gioca brutti scherzi. Lento e macchinoso quando ci sarebbe bisogno di tutt’altro.

Marchizza 5.5 – La fascia non è propriamente di sua competenza. Si fa vedere spesso per il cross che azzecca in avvio di ripresa per Asencio. Un po’  impreciso nei passaggi.

Laverone 5 – Involuto e chiuso sulla fascia. A metà primo tempo passa a sinistra senza buone nuove. Da elogiare il solo spirito di sacrificio (dal 9′ st Bidaoui 5.5 – Crea qualcosina ma non abbastanza per mettere in crisi la difesa del Parma sul io versante destro. I raddoppi su di lui funzionano).

D’Angelo 5.5 – Nervoso, falloso ma anche – come spesso accade – il più pericoloso dei suoi nel primo tempo. Ci mette l’anima cercando di suonare la carica.

Di Tacchio 5.5 – La spia della batteria è accesa da tempo e mai come questa volta subisce l’intensità della mediana avversaria. Imprescindibile ma anche stanco e ne risentono anche i cambi di gioco una volta impeccabili.

Molina 5 – Ispirato in avvio con un paio di cross, si spegne alla lunga. Non salta l’uomo e ha smesso di essere un valore aggiunto luinche lo è stato prima dell’ottobre nero (dal 26′ st Castaldo s.v.).

Asencio 5 – Si batte tra avversari più esperti che lo limitano nelle giocate lontano dalla porta e nel gioco aereo. Fallisce clamorosamente una chance in piena area in avvio di ripresa prima di sparire definitivamente dal campo  (dal 31′ st Camarà s.v.).

Ardemagni 4.5 – È entrato in un tunnel senza fine e senza un barlume di luce. A volte è lasciato troppo solo, vero, ma in queste circostanze difficoltose che si vede un vero bomber.