Sciarpetta, caramella e selfie: Novellino, a Novara è il solito show

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Claudio De Vito – “Avellino mi ha ridato passionalità ed entusiasmo e in questa piazza per me la responsabilità è doppia”. Walter Novellino ha colto l’occasione dell’exploit esterno di Novara per ribadire il concetto, una dimensione di pensiero nella quale è incastonata la sua panchina. Allenare la squadra della sua terra gli procura emozioni e stati d’animo così forti al punto da tradirlo, inducendolo ad eccedere durante i novanta minuti.

E’ accaduto ad inizio ripresa con la sua squadra avanti 2-0 e pronta a ripartire in campo aperto, ma fermata dal fischio del direttore di gara Francesco Paolo Saia di Palermo per un intervento falloso assai discutibile di Matteo Ardemagni ai danni di Ronaldo. Walter Novellino non ci sta e protesta con il quarto uomo Simone Sozza che a sua volta richiama l’attenzione di Saia per allontanare dalla panchina il tecnico biancoverde.

L’ira di Walter Novellino non si placa anzi aumenta fino a sfociare in un faccia a faccia serrato con il direttore di gara. Poi il cammino a passo svelto verso gli spogliatoi con il ginocchio dolorante e con gli applausi di incoraggiamento dei tifosi biancoverdi assiepati nel settore ospiti. Prima di imboccare il tunnel degli spogliatoi però ecco il siparietto con un addetto del campo, al quale in preda alla furia avrebbe detto “fammi vedere l’episodio e poi me ne vado”. L’ultimo tentativo di far valere le proprie ragioni è vano.

Walter Novellino saluta i tifosi della gradinata del “Piola”

Walter Novellino guadagna la gradinata dei distinti del “Silvio Piola”, quella porzione di gradinata adiacente proprio al settore ospiti. La sua presenza attira la curiosità di alcuni sostenitori irpini dei distinti, su tutti quelli della delegazione del Club “Adriano Lombardi” di Cambiano (Mario, Pino e Vincenzo tutti emigrati al Nord) che gli regalano la sciarpetta e gli offrono anche una caramella. E i selfie di rito con l’allenatore biancoverde concentrato sul terreno di gioco si sprecano.

La curiosità è anche dei tifosi del Novara, sorpresi dalla presenza dell’allenatore avversario che però desta simpatia e qualche sorriso. Non a caso lo stesso Walter Novellino nel dopogara non ha mancato di sottolineare la sportività e l’accoglienza del pubblico di casa nei suoi confronti. Le attenzioni dei tifosi però non ha alterato la tensione del tecnico biancoverde che, “braccato” dal dirigente Gianfranco Galasso, da un paio di steward e da un uomo della Digos di Avellino, ha continuato a seguire la partita in un’area tecnica ideale.

Il gol di Riccardo Maniero lo fa schizzare di nuovo nel tunnel degli spogliatoi dal nervosismo. E’ un recupero interminabile per Walter Novellino che alla fine riesce a far festa insieme a dirigenti, staff tecnico e calciatori per quella che è stata una vera e propria impresa visti i precedenti dell’Avellino a Novara (sei sconfitte ed un pareggio) ed in trasferta in questo avvio di stagione.

La festa unita all’amara consapevolezza di averla combinata grossa questa volta. La seconda espulsione stagionale dopo quella contro il Brescia con ogni probabilità gli costerà cara per sua stessa ammissione in vista della prossima gara con l’Empoli al Partenio-Lombardi. Sarà ancora tribuna per lui, magari in una postazione più comoda ma priva dell’affetto della sua gente che pur in pieno svolgimento del match gli ha fatto gonfiare il petto.