Alessandro Sbaffo si appresta a vestire per la seconda volta la casacca dell’Avellino. La dirigenza biancoverde ha infatti praticamente definito il passaggio in prestito dal Chievo Verona del centrocampista attualmente in forza al Como. Ieri, al Sinigaglia, Sbaffo è rimasto in panchina per tutti i novanta minuti e prima della gara ha salutato affettuosamente quelli saranno nuovamente i suoi dirigenti.
Per lui, che a Como ha rotto con l’ambiente, finora in campionato quindici presenze, due reti e un assist. Sbaffo approderà in corsa come nella passata stagione, quando fu prelevato dal Chievo quasi sul gong della finestra del mercato invernale mentre l’Avellino passa a La Spezia con gol di Bittante. In Irpinia, l’ex Reggina e Latina ha totalizzato sedici presenze condite da due marcature e due assist.
Attilio Tesser potrà utilizzarlo in più ruoli alla maniera di Massimo Rastelli, il quale prima lo ha impiegato da interno sia nel centrocampo a cinque che nel rombo per poi avanzarlo stabilmente tra le linee. Un innesto di qualità che i tifosi dell’Avellino conoscono bene.
Il club biancoverde e lo stesso Tesser andranno così sul sicuro, affidandosi ad un calciatore che non dovrà affatto ambientarsi al contrario di Lovre Cirjak. Il croato in prova da una settimana sembra non aver convinto il tecnico di Montebelluna che, al di là delle esternazioni di facciata in merito, con ogni probabilità costringerà il presidente Walter Taccone a stracciare gli accordi presi con lo Zadar e l’entourage del centrocampista classe ’91.
L’acquisto di Sbaffo tuttavia non dovrebbe essere l’unico a centrocampo dal momento che Antonio Zito è in uscita e William Jidayi potrebbe continuare a essere utile in difesa dove nelle ultime partite non ha affatto sfigurato. Sulla lista dei partenti c’è anche Mohamed Soumarè che con l’arrivo di Sbaffo sarebbe ulteriormente chiuso sulla trequarti.
