17 operazioni in entrata e 4 in uscita. E’ il borsino della sessione estiva di mercato dell’Avellino andata in archivio ieri a Milano con il gong delle 23. Il club biancoverde, il cui ultimo squillo sul mercato era datato 1 agosto con l’ingaggio di William Jidayi, è tornato a casa con due giovani leve del ’96, Samuel Bastien e Nicolas Napol, che rispettivamente Anderlecht e Atalanta hanno spedito in Irpinia allo scopo di fargli acquisire esperienza.
Calma piatta invece all’Ata Hotel Executive sul fronte delle uscite con Simone Petricciuolo rimasto alla corte di Attilio Tesser per sopperire al ritardo di inserimento di Milan Nitriansky ed Eros Schiavon aggrappato al suo ultimo anno di contratto con la prospettiva, alla sua scadenza, di un biennale altrove. Gennaro Tutino ha deciso di giocarsi le sue carte almeno fino a gennaio in un reparto affollato dove la concorrenza è elevata.
Le attenzioni dei dirigenti biancoverdi ora sono tutte concentrate sulla risoluzione del rapporto con Eugenio Romulo Togni. L’accordo tra le pari è molto vicino e permetterà all’Avellino di avere un posto libero in lista per eventuali integrazioni over a gennaio, oltre ad un pesante ingaggio in meno a libro paga.
Con lui in uscita, Tesser avrà a disposizione ben 28 calciatori con abbondanza di scelta in tutti i reparti. In difesa, il tecnico avrà due pedine per ruolo (tre nel caso della fascia destra) e pertanto potrà gestire al meglio le rotazioni in un campionato in cui a maggior ragione quest’anno bisognerà dosare le forze con sei turni infrasettimanali. Assortito il pacchetto dei centrali con due “destri” come Rea e Biraschi e due “sinistri” con Ligi e Chiosa. L’esplosione di Biraschi nel pre-campionato dovrebbe portare Tesser a schierare l’ex Grosseto in coppia con uno tra Rea e Ligi, apparsi inizialmente i potenziali titolari al centro della retroguardia. Sulle fasce, Visconti ha il posto fisso a sinistra mentre Nitriansky deve guardarsi dalle insidie di Nica.
Otto i centrocampisti chiamati ad alimentare le dinamiche tattiche del rombo. L’uomo di punta è certamente Gavazzi, capace di giocare indifferentemente sia sul versante che su quello sinistro. Il suo sostituito sul centrodestra dovrebbe essere Jidayi dal momento che Tesser sembra voler affidare a D’Angelo il comando delle operazioni davanti alla difesa in alternanza con Arini. Zito e Schiavon lotteranno per il ruolo di mezzala sinistra con l’ex Ternana a suo agio nei piani di Tesser già conosciuti in rossoverde due stagioni fa. Il jolly Bastien dovrà sprigionare tutto il suo potenziale per mettere in difficoltà l’allenatore relativamente all’equilibrio di massima raggiunto in mediana. D’Attilio parte in ultima fila, ma rispetto alla gestione Rastelli ha la consapevolezza di godere della considerazione della guida tecnica.
Fino al rientro di Castaldo – previsto il 27 novembre – la coppia delle meraviglie Trotta-Tavano non si tocca. Alle loro spalle Mokulu e l’ultimo arrivato Napol che parleranno la stessa lingua gomito a gomito nel tentativo di spuntarla per una maglia da titolare. In zona ispirazione appare salda la posizione di Insigne dal quale il Napoli si aspetta la consacrazione per un futuro prossimo in azzurro. L’alternativa è Soumarè, anche lui desideroso di sbocciare, mentre Tutino rimane confinato al ruolo di terza scelta per la trequarti.
La rosa 2015/2016 dell’Avellino (in maiuscolo gli acquisti):
Portieri: BIANCO (’94), Frattali (’85), OFFREDI (’88).
Difensori: BIRASCHI (’94), CHIOSA (’93), GIRON (’94), LIGI (’89), NICA (’93), NITRIANSKY (’90), Petricciuolo (’95), REA (’82), Visconti (’89).
Centrocampisti: Arini (’87), BASTIEN (’96), D’Angelo (’85), D’ATTILIO (’94), GAVAZZI (’86), JIDAYI (’84), Schiavon (’83), Togni (’82), Zito (’86).
Attaccanti: Castaldo (’82), INSIGNE (’94), Mokulu (’89), NAPOL (’96), Soumarè (’96), TAVANO (’79), Trotta (’92), TUTINO (’96).
Formazione titolare (4-3-1-2): Frattali; Nitriansky, Biraschi, Rea (Ligi), Visconti; Gavazzi, Arini, Zito; Insigne; Trotta, Tavano.