L’inviato a Caserta, Claudio De Vito – Non è certo dal risultato che si giudica un’amichevole nel bel mezzo di una sosta, ma l’Avellino scivolato due volte contro la Casertana non è piaciuto per atteggiamento e voglia. L’attenuante dei carichi di lavoro in settimana non regge contro un avversario di categoria inferiore tutt’altro che irresistibile.

L’immancabile errore difensivo ed una prodezza. La Casertana è andata a nozze con Giannone che prima. dopo nove minuti di gioco, ha trasformato un calcio di rigore concesso per una bambola di Jidayi e poi ha indovinato la buca d’angolo con il sinistro affrescato dal limite. Tutto troppo bello e semplice per i falchetti, tutto troppo tremendamente irreale per un Avellino molle e ai limiti della svogliatezza.
E’ stato un test altamente sperimentale per Walter Novellino che ha proposto il consueto 4-4-2 con Laverone subito esterno alto a destra. Ancora impallato l’ex Salernitana. Out Ardemagni in avanti dove Castaldo ha agito da riferimento più avanzato con Verde alle proprie spalle. Omeonga e Lasik in mediana con D’Angelo confermato largo a sinistra rispetto al posizionamento di Latina.

Uno schieramento che il tecnico di Montemarano ha subito modificato sotto le insegne del 4-2-3-1 con il capitano biancoverde accentrato addirittura nel ruolo di trequartista e Verde allargato a sinistra. Il tutto per cercare di rimontare lo svantaggio incassato e per togliere D’Angelo dall’imbarazzo di una posizione che proprio non gli si addice. Equivoco eliminato del tutto con l’inserimento di Soumarè al posto di Omeonga per riportare il mastino di Ascea al centro.
Avellino sottotono e capace di prodursi in avanti soltanto con Castaldo in due chances limpidissime. Prima la zampata illuminata da Verde a tu per tu con Ginestra che ha parato col brivido a terra e ancora il duello con l’estremo difensore rossoblu che ha respinto con i piedi un diagonale con il destro all’interno dell’area.
Tutto vano e sbeffeggiato dal raddoppio di Giannone che ha mandato l’Avellino all’angolo come un pugile suonato da due ganci terrificanti. Nella ripresa la prevedibile girandola di cambi con il solo Crecco a produrre un brivido verso la porta rossoblu attraverso un sinistro esploso dalla distanza (bravo ancora Ginestra ad opporsi in respinta).
Poi più nulla, anzi a dieci dal termine l’Avellino ha rischiato il tracollo con un altro rigore – concesso per un erroraccio di Donkor – calciato alle stelle da Corado. Poco dopo c’è stato spazio anche per l’espulsione di Soumarè frutto di un’esasperata valutazione del direttore di gara in un contesto tutto sommato corretto.
Sconfitto in inferiorità numerica e senza idee. A Caserta l’Avellino non si è fatto mancare nulla ma può consolarsi con le buone notizie che giungono dalle scrivanie del calciomercato dove Federico Moretti ha firmato fino al 2019.
Casertana-Avellino 2-0, il tabellino
Marcatori: 9’ rig. E 42’ pt Giannone.
Casertana (4-3-1-2): Ginestra (16’ st Fontanelli); Finizio (36’ st Gioventù), D’Alterio, Rainone, Ramos; De Marco, Rajcic (16’ st Colli), Giorno (36’ st Moretta); Giannone (21’ st De Filippo), Corado, Taurino (21’ st Ciotola).
A disp.: Bernardes. All.: Tedesco.
Avellino (4-4-2): Radunovic; Gonzalez (1’ st Donkor), Jidayi (1’ st Perrotta), Djimsiti, Belloni; Laverone (1’ st Crecco), Lasik (15’ st Diallo), Omeonga (31’ pt Soumarè), D’Angelo (10’ st Tassi); Verde, Castaldo (1’ st Paghera).
A disp.: Frattali, Pizi, De Sarlo. All.: Novellino.
Arbitro: Nicola Di Giovanni della sezione di Caserta. Assistenti: Coppola di Caserta e Pellino di Frattamaggiore.
Note: 35’ st Corado sbaglia un calcio di rigore; 41’ st espulso Soumarè per gioco scorretto; angoli 3-2.