Avellino depresso ma urge la svolta: Ardemagni al rientro

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Dal Partenio-Lombardi, Claudio De Vito – L’Avellino lavora per farsi trovare pronto all’appuntamento esterno con il Cittadella, squadra del momento in Serie B con tre vittorie consecutive in tasca ed una prestigiosa trasferta di coppa con la Lazio da affrontare la settimana prossima. La squadra di Walter Novellino invece è depressa e giù di morale perché da un paio di mesi a questa parte va tutto storto.

Nemmeno il cambio di modulo ha sortito gli effetti sperati, nemmeno con l’inserimento di Soufiane Bidaoui alle spalle dell’unica punta. Il tecnico di Montemarano le sta provando tutte per risollevare alle prese con una vera e propria crisi d’identità. A Cittadella si andrà avanti con il 3-5-2 con l’intento di attendere lo sviluppo del gioco di un avversario pimpante che punta tutto sull’intensità e sulla consolidata manovra del 4-3-1-2 di mister Roberto Venturato.

L’unica novità rispetto alla partita con il Carpi dovrebbe riguardare l’attacco, dove con ogni probabilità si assisterà all’avvicendamento tra Matteo Ardemagni – ex di turno al “Tombolato” – e Luigi Castaldo, che oggi pomeriggio ha lavorato a parte con Angelo D’Angelo per recuperare dalle ultime fatiche. Entrambi saranno nuovamente in gruppo nella giornata di domani con il capitano biancoverde che invece sarà confermato in mediana.

Con lui ci sarà Francesco Di Tacchio davanti alla difesa composta dal solito trio e Salvatore Molina, che ha recuperato una certa brillantezza nel ruolo da interno. Lorenzo Laverone e Nicola Falasco sugli esterni orfani di Simone Rizzato, ancora assente ma annunciato in gruppo la prossima settimana. Out anche Simone Pecorini.

Al Partenio-Lombardi si è rivisto Massimiliano Taccone non più nelle vesti di direttore generale. Sul campo invece ha lavorato Raffaele Biancolino per ovviare all’assenza momentanea per motivi familiari del collaboratore tecnico Simone Tomassoli. Verso Cittadella con il blitz dell’ultima volta nella mente: allora però era un Avellino in piena esaltazione sulla strada salvezza. E dopo l’esterna veneta ricomincerà il calvario nella aule della giustizia sportiva.