Daspo annullati ai tifosi dell’Avellino: bocciato il ricorso della Questura di Catania

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catania avellino
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Con sentenza n. 194 del 20 gennaio 2016, il TAR Catania aveva annullato i Daspo emessi dalla Questura di Catania nei confronti di tre tifosi dell’Avellino, in occasione del match del 29 marzo dello scorso anno tra la formazione biancoverde e i padroni di casa etnei.

I provvedimenti impugnati erano stati emessi dal Questore Marcello Cardona in quanto quattro tifosi irpini avrebbero arbitrariamente azionato il pulsante cosiddetto “sblocca tornelli” nelle concitate fasi di ingresso nel settore ospiti avvenuto con ampio ritardo (sul finire del primo tempo).

La condotta posta in essere – come sottolineato dalla tesi difensiva affidata all’avvocato siciliano Giovanni Francesco Fidone –  era stata giustificata dalle gravi condizioni di pericolo cui gli stessi si trovavano esposti. Il TAR Catania così aveva annullato i Daspo ritenendo la sussistenza di uno “stato di necessità”, che avrebbe “legittimato” l’operato dei tre destinatari dei provvedimenti di divieto, in ragione della situazione di oggettivo pericolo venutasi a creare testimoniata tra l’altro da un tifoso irpino il quale aveva riferito che “dall’alto degli spalti vi era un varco seppur recintato da inferriate che affacciava sui tornelli per cui al passaggio nostro lento arrivava di tutto da fumogeni a bottiglie di birra in vetro”.

La Questura di Catania ha inoltrato ricorso in appello contro la sentenza di primo grado del Tribunale amministrativo chiedendone la sospensione dell’efficacia. Tutto vano perché il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana in data odierna con ordinanza n. 811 ha respinto l’istanza cautelare. I tre sostenitori biancoverdi in sede di appello sono stati difesi dall’avvocato Maria Francesca Fera.