“Sapevamo che il Crotone fosse in gran forma, una squadra che ribatte colpo su colpo, si chiude e riparte con rapidità. Un peccato l’esito finale perché siamo partiti benissimo, col piglio giusto, poi il rigore ci ha tolto qualche certezza, ma noi non dobbiamo pensare alle scelte arbitrali e protestare per ammonizioni date o non date, dobbiamo pensare solo a lavorare. Il nervosismo ha prevalso sulla lucidità, ci siamo fatti condizionare dal fattore emotivo dovuto a decisioni arbitrali fastidiose”.
Così il tecnico dell’Ascoli Mario Petrone al termine della gara interna persa di misura con i pitagorici. “Non dobbiamo commettere ingenuità e farci condizionare a tal punto da consentire agli avversari di venire di fronte alla nostra porta per ben tre volte – ha aggiunto il trainer bianconero – Le decisioni arbitrali, al di là del rigore, hanno condizionato alcuni giocatori come Giorgi e Bellomo, senza considerare la sostituzione obbligata di Perez dopo un’ora, con Petagna che era tornato acciaccato dalla Nazionale e Caturano che solo negli ultimi giorni si è riunito al gruppo. Stesso discorso la sostituzione di Bellomo, che non aveva, come sapevamo, i 90’ nelle gambe. Ora sarebbe un errore enorme fare del vittimismo perché non ne usciremmo più”.
Fare ammenda degli errori e ripartire subito con convinzione in vista della trasferta irpina è il diktat di Petrone che ritroverà per l’occasione il difensore Michele Canini, reduce dalla squalifica, ma perderà un elemento di esperienza come il capitano Luca Antonini: “Primo tiro in porta al 55’? Abbiamo una statistica negativa da questo punto di vista; credo che spesso prevalga la paura di andare al tiro e in altre un passaggio in più potrebbe dare palla a un compagno smarcato. Ci stiamo lavorando e continueremo a farlo. Ora dobbiamo recuperare in fretta le forze e pensare già alla prossima gara di Avellino”.