Avellino – Battiato incanta i mille del Gesualdo

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Avellino – La musica incontra l’arte al Teatro Carlo Gesualdo di Avellino. Gran successo e applausi a scena aperta per la trionfale tappa irpina del tour teatrale del Maestro catanese. Battiato prosegue sulla sua personale strada di ricerca per un’originale fusione tra musica colta e quella popolare, tra tradizione italica e suoni di culture lontane. Il suo “pop da camera”, fatto di eleganza e leggiadria delle composizioni, ha siglato il sold out strepitoso di ieri sera. Ovazioni a ripetizione per la sua costante ricerca, artistica e spirituale, che è patrimonio culturale, ormai e finalmente, ampiamente condiviso. Ironia, melodia e carisma hanno scosso le platea del Comunale che si è lasciata trasportare sulle note dei più bei successi di ieri e di oggi. Appuntamento di una sola serata, quello ad Avellino, per l’infaticabile maestro del pop, che bisserà in Campania, solo per questa sera, al teatro San Carlo di Napoli. Lo show ha esaltato la generosità di Battiato e del suo pubblico, che ha sottolineato con autentiche ovazioni passaggi di canzoni come “La Cura”, canzone d’amore che solo Battiato poteva scrivere, “Tutto l’universo obbedisce all’amore”, “Il re Del Mondo”, “E ti vengo a cercare”. E poi ancora “L’animale”, “L’era del cinghiale bianco”, “Gli uccelli” e “Mesopotamia”. Il tutto senza dimenticare gli orrori e dolori del nazismo nel suo brano indimenticabile dedicato a Edith Stein, la religiosa tedesca morta nel campo di concentramento di Auschwitz. Oltre venti i brani cantanti da Battiato durante la serata numerose cover insieme al classico repertorio tra musica colta e sonorità popolari. Un affresco affascinante e inedito per affrontare la rilettura di grandi canzoni del passato, sfuggendo alla logica banale della ‘cover’ e avvicinandosi allo spirito innovativo delle avanguardie letterarie del ‘900, da Borges in avanti. E l’omaggio “floreale” di Battiato, come gli altri capitoli della sua trilogia Fleurs, ha stupito e stregato il suo pubblico per il garbo, l’eleganza, la passione dominata da un gusto sottile e aristocratico che, nonostante l’estrema finezza del pensiero musicale, riesce sempre a mantenere un fortissimo appeal popolare: dono prezioso a cui Battiato non ha mai rinunciato del tutto. Il grande passato della musica italiana e internazionale ha dominato il concerto nella nuova originale veste elaborata da Battiato, sapiente ‘interprete orchestratore’, come egli stesso si definisce…

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