Avellino – Giovani da ogni parte della Campania, dell’Italia, dell’Europa per scambiarsi opinioni, per essere ascoltati, per dire e ribadire: “Noi siamo il presente”. Giovani che fanno sentire alta la propria voce e istituzioni che sembrano più vicine alle istanze del ‘nuovo’ che avanza. Una sala gremita, quella del Samantha della Porta, nella quale si sono ritrovati sindaci, consiglieri, assessori ma soprattutto giovani. Al tavolo in occasione del Campus Giovani Campania 2006, i saluti di Alberta De Simone presidente dell’Ente Provincia, Pino Galasso sindaco di Avellino, Rosa D’Amelio assessore alle Politiche Giovanile della Regione Campania, Simone Picariello presidente del Forum provinciale di Avellino, Walter De Pietro assessore provinciale alle Politiche Giovanili, Michele Corleto delegato Forum regionale della Gioventù, la redazione dei ragazzi di Scampia che hanno presentato l’inserto “Ho perso il filo” del bimestrale “Filo di perle”, il presidente della Campania Antonio Bassolino. Un confronto che ha tagliato il nastro della tre giorni dal quale è emersa la voglia di vincere la sfida contro un precariato che avanza. Contro un’assenza di welfare che va stoppata. Antonio Bassolino si apre ai giovani e dialoga con loro mettendo innanzi l’ascolto e il confronto.
“Il metodo scelto credo debba essere usato di più. Un metodo che dovrebbe diventare più stabile e permanente: ascoltare e discutere avendo come interlocutori i giovani e le istituzioni. Dimostrando che si è saputo davvero ascoltare anche dissentendo. Altrimenti si rischia una scelta un po’ parziale e opportunistica. Mi sembra interessante che questa discussione avvenga tra i giovani della nostra regione, dell’Italia e dell’Europa”. Antonio Bassolino spazia, mette a nudo la realtà della Campania, le sue difficoltà (famiglie sul lastrico nonostante il reddito di cittadinanza che ha sostenuto ma fino ad un certo punto: “a causa di un governo di centrodestra che non ha rispettato questa norma”) ma anche le sue grandi potenzialità: i giovani presente e futuro. Chiaro il monito del governatore di Palazzo Santa Lucia: “Quello che non può esserci è l’assenza del welfare. Non è possibile che si possa essere flessibili a vita. Che il tempo determinato possa accompagnare il tempo della vita. Dobbiamo muoverci a livello nazionale andando oltre l’esperienza fatta. Abbiamo il dovere di puntare su altre scelte. Essere la Regione più giovane d’Europa significa avere anche il problema più grande: 2 milioni di ragazzi con meno di 24 anni, 200 mila studenti universitari… Ma anche una realtà che potrebbe essere il cervello civile di questa Regione. Per quanto riguarda il bilancio, stiamo spingendo per avere un prestito finalizzato alla creazione di imprese giovanili, che investa sull’alta formazione perché la formazione è sapere e potere. Oltre al prestito di avvio abbiamo previsto un prestito di consolidamento”. Il tutto “perché vogliamo potenziare il diritto allo studio, finanziare scambi universitari con tirocini formativi… ”. La parola d’ordine: investire. “Stiamo pensando ad una grande priorità: concentrare le nuove risorse europee, 8 milioni di euro sui poli della formazione tecnico-superiore”. E ancora: borse di studio. “Perché – continua Bassolino – ci vuole coerenza: non si può parlare di Scampia e non avere interventi. Abbiamo finanziato 50 scuole e siamo pronti a raddoppiare se il Ministero si impegna a fare la sua parte. Sono scelte che dobbiamo riuscire a portare avanti con coerenza e determinazione. Il prossimo forum dovrà essere quello di verifica. Assieme dobbiamo scegliere il cammino perché i giovani rappresentano le radici più profonde e la sfida del presente e del futuro”. (t.lomb)
GLI INTERVENTI
Rosa D’Amelio assessore regionale alle Politiche Giovanili: “La mission della Regione saranno i giovani. E’ con voi che vogliamo discutere della proposta di legge delle politiche sociali. Questo testo è pronto e andrà in giunta solo dopo il confronto con voi. Perché il nostro obiettivo è l’investimento sui giovani. Abbiamo stanziato 7 milioni di euro per la formazione post diploma e laurea, sulle periferie, etc. Il tutto per far sì che finalmente i giovani siano il centro”.
Giuseppe Galasso sindaco di Avellino: “Una tre giorni importante per ascoltare i giovani e le loro proposte. Nella nostra provincia si sono registrati 35 suicidi. E’ da qui che dobbiamo partire per capire il disagio e dare risposte. Il Campus dei giovani “rappresenta una risposta concreta”.
Alberta De Simone presidente della Provincia: “Una Regione giovane e per i giovani. In tutto il Paese ci confrontiamo con un’adolescenza piena di piaghe e di benessere. Spero che questi tre giorni possano rappresentare un passo in avanti per tutti”.
Michele Corleto (delegato Forum regionale della Gioventù): “I giovani non sono un problema ma una risorsa sulla quale investire”.