Avellino – Irregolarità amministrative nella gestione del bilancio e dei fondi nel management della pianta organica. Anomalie negli affidamenti degli incarichi di progettazione. Incongruenze negli atti concernenti i trattamenti economici: Aurisicchio apre il ‘caso Lauro’ chiamando direttamente in causa il Ministro dell’Interno. Alla mano la verifica amministrativo-contabile, datata agosto 2003, effettuata dall’Ispettorato generale del Ministero dell’Economia e delle Finanze nel Comune di Lauro, che ha evidenziato 22 situazioni di irregolarità e la relativa violazione di norme legislative. Una inchiesta serrata nei “cassetti della burocrazia” da oltre tre anni e tirata fuori dopo le ultime vicende che hanno visto l’Esecutivo Bossone nuovamente sul banco degli imputati. Per l’esattezza, le dimissioni, lo scorso 23 dicembre, di nove consiglieri comunali. In quell’occasione la Prefettura di Avellino non aveva ritenuto valido il procedimento, in assenza della consegna di mandato di ciascuno dei consiglieri ai due incaricati di protocollare l’atto di dimissioni. La conseguenza fu il mancato scioglimento dell’assise e le dimissioni immediate dei due consiglieri presenti all’atto della ratifica. Situazione che determinò la convocazione, in prima seduta, di un Consiglio d’urgenza il giorno di Natale per procedere alla surroga dei consiglieri dimissionari. Il 27 dicembre i restanti sette consiglieri protocollarono le dimissioni senza l’esito sperato. Caso analogo, ma con epilogo diverso, nel beneventano. “Nel Comune di Limatola, – spiega il deputato irpino – il Prefetto di Benevento, in data 7 settembre 2006, ha disposto lo scioglimento dell’assise consentendo ai consiglieri -che il giorno 6 avevano rassegnato con atto cumulativo le proprie dimissioni- di presentare le regolari deleghe il giorno successivo”. Parte da queste considerazioni Raffaele Aurisicchio per sottoporre all’attenzione del Ministro Amato la disparità degli indirizzi e dei comportamenti messi in atto dalle Prefetture territorialmente competenti. “A Lauro – continua – è in atto una diffusa ed estesa violazione della legge. C’è un’inchiesta dei Servizi Ispettivi di Finanza rimasta nel cassetto per tre anni e dalla quale emerge che nel Comune si registra un susseguirsi di irregolarità amministrative nella gestione del bilancio e dei fondi attribuiti all’ente, nella gestione della pianta organica e del personale, nell’affidamento degli incarichi professionali e degli appalti”. E ancora. “Il Comune è risultato ripetutamente soccombente dinanzi al Tribunale Amministrativo a seguito delle denunce presentate dal sindacato e dai dipendenti presso il Giudice del Lavoro”. Insomma, si richiede maggiore chiarezza sulle procedure utilizzate dagli uffici territoriali di Governo (“… troppo autonomi nell’interpretazione della legge”) e il ripristino delle norme “…laddove l’ingente contenzioso accumulatosi finisce per minare il prestigio dell’Ente”. E in attesa di risposte dal Viminale, Aurisicchio avverte: “I Ds continueranno a vigilare sulla questione per ristabilire legalità e democrazia”. (di Marianna Morante)
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