Avellino, attesa per la prima di Foscarini: scatta il ritiro

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di Claudio De Vito – La preparazione in vista del match con il Perugia è entrata nel vivo con la seduta tattica del tardo pomeriggio al Partenio-Lombardi. Lupi al lavoro dopo aver incassato i risultati negativi del pomeriggio in zona retrocessione, ma guai a perdere di vista il Monday Night con il Perugia che può avvicinare ulteriormente il secondo posto. Dopo una tre giorni esplorativa, Claudio Foscarini si è rintanato in trincea per provare a sorprendere il conterraneo Roberto Breda col vento in poppa da due mesi a questa parte. Porte chiuse per elevare al massimo la concentrazione: lunedì sera è in programma la prima di nove finali salvezza.

Il neo allenatore biancoverde non dovrebbe discostarsi da quanto fatto vedere ieri sera sotto i riflettori sostanzialmente confermato questa mattina in conferenza stampa. L’Avellino scenderà in campo nel segno della continuità tattica, vale a dire secondo l’impostazione classica del 4-4-1-1 suscettibile di trasformarsi in 4-3-1-2. L’uomo chiave in tal senso è Angelo D’Angelo, che sarà schierato sulla fascia sinistra salvo poi accentrarsi dietro le punte consentendo alla mediana di disporsi a tre pareggiando gli interpreti nei confronti dell’avversario.

Da valutare se la variante sarà adottata a gara in corso o addirittura dall’inizio: stando a quanto visto ieri, la prima opzione dovrebbe prevalere. A meno che Claudio Foscarini non decida di lanciare sull’esterno Armando Vajushi, colpito duro al piede ieri ma recuperato in un amen. In caso di utilizzo dell’albanese, Angelo D’Angelo tornerebbe al centro con Francesco Di Tacchio scalzando Carlo De Risio. Fuori combattimento almeno in partenza invece Bryan Cabezas messo k.o. da problemi muscolari al flessore.

Marco Migliorini, sfruttando l’assenza di Anton Kresic, si riprenderà un posto al centro della retroguardia accanto a Pierre Ngawa. Simone Rizzato invece spodesterà Riccardo Marchizza aggiungendo esperienza al pacchetto arretrato che a destra dovrebbe proporre ancora Simone Pecorini, favorito su Lorenzo Laverone. Detto del centrocampo, l’attacco sarà composto da Luigi Castaldo qualche metro più indietro rispetto a Raul Asencio. Matteo Ardemagni, accarezzato pubblicamente dal suo mentore ai tempi del Cittadella, finirà in panchina a meditare sull’astinenza lunga un girone e sul gesto polemico di Pasquetta verso i tifosi.

Dopo l’allenamento tutti in ritiro per fare gruppo. “Un’iniziativa della società e un ritiro certamente conoscitivo, non punitivo” ha spiegato Claudio Foscarini che serra i ranghi nello spogliatoio nel momento delicato. Il Ferguson del Piave, che in ritiro ha intenzione di creare momenti di aggregazione come guardare insieme in televisione le partite di Serie A e B, si è calato nella nuova realtà. Sono i rinnovati presupposti di una missione salvezza assolutamente possibile.