Avellino – Arrestata rumena, sfruttava figli per estorcere soldi

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Avellino – I Carabinieri della Compagnia di Avellino hanno arrestato una donna 30enne rumena che da alcuni mesi, attraverso i propri figli minori, aveva terrorizzato con violenze, minacce, rapine ed estorsioni decine e decine di bambini di buona famiglia. Il blitz dei militari ha consentito di bloccare la madre ed il figlio 13enne in flagranza di reato dopo che era stata estorta l’ennesima somma di denaro a quattro bambini di età tra gli 11 ed i 13 anni. Dalle testimonianze raccolte i soprusi duravano da diversi mesi con la periodica consegna di denaro accompagnata a minacce aggressioni e linciaggi. Teatro delle violenze era una zona in pieno centro di Avellino nei pressi dell’isola pedonale sotto gli occhi dei tanti commercianti e passanti. Le indagini tuttora in corso sono state avviate grazie alla testimonianza raccolta da una pattuglia di carabinieri a piedi che transitando per l’isola pedonale ha notato alcuni bambini in lacrime che si rifugiavano in un negozio. Le testimonianze ed i racconti delle vittime hanno così aperto uno squarcio su un mondo di pesanti vessazioni e brutalità che più di venti bambini – lasciati a giocare in una zona centrale, apparentemente tranquilla e sicura perché vicino agli studi professionali degli ignari genitori – erano costretti a subire. Oltre al tredicenne bloccato in flagranza, la redditizia attività estorsiva veniva posta in essere anche da altri parenti sempre di nazionalità rumena e tutti non imputabili per la giovanissima età tuttora in corso di identificazione.
Da una prima ricostruzione effettuata dai Carabinieri le somme quotidianamente estorte si aggiravano tra gli 80 ed i 100 euro, ma la stima è comunque approssimativa in considerazione che molte vittime solo in queste ore stano trovando il coraggio di denunciare i fatti.
Solo dopo l’arresto infatti molti ragazzini hanno trovato il coraggio di avvicinarsi ai militari e rivelare quel doloroso segreto che tenevano dentro e che probabilmente per timore di una punizione da parte dei genitori non avevano rivelato ancora ad alcun adulto.
Dell’episodio è stata informata oltre che la Procura della Repubblica di Avellino nella persona del Procuratore Mario Aristide Romano e del Sostituto Procuratore Antonella Ciccarella anche la Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Napoli per le attività concernenti i minori identificati.
Attualmente i minori infatti sono stati affidati al padre in attesa dei previsti programmi di recupero ed assistenza sociale.

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