Avellino – E così ci siamo. Sdida aperta a Palazzo di Città.
Da una parte il sindaco uscente, Giuseppe Galasso, appoggiato dal Pd, dai Democratici per Avellino, da Italia dei Valori, da La Sinistra che Unisce, dal Partito Socialista e dai Pensionati per l’Irpinia.
Dall’altra Massimo Preziosi, indicato come aspirante fascia tricolore dal Pdl, l’Unione di Centro, Vento di Centro, l’Udeur Popolari, Alleanza di Centro, gli Italiani nel Mondo, La Destra, l’Mpa e il Nuovo Psi. Poi i tre outsiders: Antonio Gengaro, candidato del Centrosinistra Alternativo e della lista congiunta Rifondazione-Comunisti Italiani, Gianluca Festa, sostenuto dalle tre civiche Avellino Futura, Riscopriamo Avellino e Uniti per Avellino, e infine Nicola Micera a capo del Movimento di Centro per Avellino. Fin qui i nomi, senza chiaramente contare l’esercito degli oltre 800 candidati al consiglio comunale, ma ora la palla passerà inevitabilmente al popolo. Ad esprimere il verdetto verranno chiamati 47.825 elettori che suddivisi in 22.468 maschi e 25.357 femmine e in 73 sezioni avranno la facoltà di decidere del futuro del capoluogo di Provincia.
Redazione Irpinia
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