Avellino – Con lo scoglio del previsionale ormai alle spalle, il primo cittadino di Avellino Paolo Foti, pensa all’azzeramento della Giunta e all’avvio della fase ‘due’ della sua amministrazione. Secondo quanto emerso, Foti sarebbe intenzionato a chiudere il cerchio già prima della scadenza elettorale del 9 ottobre, quando si andrà a votare per il rinnovo del Consiglio provinciale di Avellino, appuntamento che lo vedrà impegnato in prima persona quale candidato presidente dell’Ente di Palazzo Caracciolo.
In Consiglio comunale sono rientrati i mal di pancia dei ‘dissidenti’ (Festa ha ribadito il suo sostegno alla fascia tricolore avellinese): dunque, ora Foti potrà concentrarsi per redigere il nuovo assetto della sua squadra di Governo. Tutti gli assessori hanno offerto le proprie dimissioni per agevolare il compito di Foti, compreso l’assessore alle finanze Angelina Spagnuolo che ha spiegato: “Ripongo fiducia nell’operato del sindaco. Ho rimesso come tutti il mio mandato nelle mani di Foti. Presto scioglierà ogni dubbio e nel caso non dovessi essere confermata non valuterà tale decisione come una sconfitta poiché sono conscia di aver operato nel migliore dei modi”.
In predicato di abbandonare la Giunta di Palazzo di Città, oltre la Spagnuolo, anche gli altri esterni Nunzio Cignarella e Lucia Vietri. In bilico anche la casella di Giuseppe Ruberto. A poter subentrare potrebbero essere Nadia Arace, Arturo Iannaccone e l’esterno Ugo Maggio.
Geppino Giacobbe, già delegato allo Sport, avrebbe declinato l’invito ad entrare in Giunta. Possibile l’ingresso anche di uno tra Antonio Genovese (ex assessore della Giunta Galasso) e Gerardo Melillo. Foti, inoltre, dovrà tenere conto anche degli equilibri di genere.
Previsto, infine, anche un rimescolamento delle deleghe.